Cronaca

Ammanco di denaro all'ex Consorzio Naviglio Vacchelli: impiegata sotto accusa

Episodio avvenuto nel 2012, prima della fusione con altri consorzi. Dopo il fatto cambiati i metodi di pagamento che avvengono esclusivamente attraverso bonifici o tramite bollettini di Equitalia. 

Mancavano soldi dalle casse di quello che era il consorzio bonifica Naviglio Vacchelli , che si è fuso poi con il consorzio di bonifica Dugali e il consorzio di miglioramento fondiaria di secondo grado Adda Serio, dando vita al Dunas, con sede in via ponchielli 5. L’episodio si è verificato poco prima della fusione dei tre enti avvenuta nel 2012. In sostanza gli agricoltori ogni anno pagano degli oneri al consorzio, per la manutenzione e la gestione delle opere e degli impianti di bonifica per garantire la sicurezza idraulica e del territorio e la salvaguardia dell’ambiente e, per i terreni agricoli, se richiesta anche per l’irrigazione. Ma parte di questi soldi non sono mai entrati nelle casse del consorzio. Tutto è stato scoperto dopo un controllo incrociato con quegli agricoltori che risultava non fossero in regola con i pagamenti al consorzio. Da li è stata scoperta l’irregolarità con un ammanco, sembra sotto i 100mila euro, riconducibile, secondo il consorzio, a un’impiegata-cassiera infedele. La donna che si occupava della parte amministrativa avrebbe incassato parte degli assegni in bianco portati dagli agricoltori o in contanti, che finivano poi sul suo conto personale. L’episodio è stato così denunciato ai carabinieri, l’impiegata è stata licenziata ed è in corso un’udienza civile. Inizialmente è stato cercato un compromesso e un accordo di risarcimento tra le parti, non accettata però dal consorzio Dunas. Dal consorzio fanno sapere che episodi del genere ad oggi non possono più accadere, perchè dopo questo, sono cambiati i metodi di pagamento che avvengono esclusivamente attraverso bonifici o tramite bollettini di Equitalia.

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