Economia

Bonus Casa 2018, tra novità e conferme. Quel che è utile sapere per risparmiare

Tante conferme e qualche novità nella legge di bilancio 2018 relativamente al Bonus Casa. L’impianto dei bonus fiscali per i lavori in casa è stato confermato e per certi aspetti rilanciato. L’agevolazione sulle ristrutturazioni fino al 31 dicembre 2018 sarà sempre del 50%, calcolato su un tetto di spesa di 96 mila euro. Si applica ai soli contribuenti Irpef e per unità residenziali. Invariata anche la tipologia di interventi agevolabili. Per tutto il 2018 sarà possibile ottenere il bonus del 65% sugli interventi di efficientamento energetico anche se si è ridotto il perimetro delle opere agevolabili: la posa di infissi e tende da sole viene trattata come gli interventi di manutenzione, con bonus al 50%. Le caldaie a condensazione sono agevolabili al 65% se di classe A e abbinate a sistemi di termoregolazione. Confermati i bonus per mobili grandi elettrodomestici ad alta efficienza, ma nell’ambito di ristrutturazioni. Restano in vigore fino al 2021 le disposizioni precedenti che riguardando solo i lavori antisismici: nelle singole unità immobiliari il 70% se si guadagna una classe e l’80% se il salto e di due; in condominio la percentuale è accresciuta di un ulteriore 5%, ma il tetto è lo stesso delle ristrutturazioni: 96mila euro. Da quest’anno è anche previsto un nuovo bonus per la sistemazione del verde nelle aree scoperte, sia nelle singole unità immobiliari che in condominio. Il vantaggio massimo è del 36% su un tetto di spesa equivalente a una detrazione Irpef di 180 euro all’anno per dieci anni. Per quanto riguarda il pagamento dei lavori questo deve avvenire mediante bonifico o bancomat o carta di credito. Il tetto di 5.000 euro si intende per unità immobiliare. Se un condominio delibera una spesa di 10 mila euro per ripiantumare il giardino e si possiede una quota di 40 millesimi, il bonus sarà calcolato su 400 euro. In analogia con quanto accade per le ristrutturazioni, il bonus copre anche le spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. I bonus fiscali sulla carta sono molto appetibili ma chi non dispone di buone risorse economiche rischia di non poterne usufruire al meglio perché lo Stato effettua le detrazioni in 10 anni mentre i soldi per pagare le ristrutturazioni servono subito. Per gli interventi energetici è stato previsto un fondo, con una dotazione di 50 milioni all’anno per 3 anni, per favorire la richiesta di mutui ad hoc. Inoltre sarà possibile cedere il credito fiscale all’impresa che compie i lavori energetici anche se questi riguardano le singole unità immobiliari (l’anno scorso era possibile solo per il condominio).

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