Cronaca

Alloni su commissariamento Apa: 'Otto mesi di niente di fatto'

Sul commissariamento dell’Apa, l’Associazione provinciale allevatori, di Cremona Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd e componente dell’VIII Commissione Agricoltura, non molla. E dopo la lettera inviata ad aprile, nella quale chiedeva un intervento di Regione Lombardia, ne manda in queste ore un’altra al presidente Maroni, all’assessore regionale all’Agricoltura Fava e al vicepresidente della Commissione Bianchi poiché, dice nella missiva, “in merito alla questione non mi risulta che sia stata presa da parte vostra nessuna iniziativa”. E fa presente che “solo la Commissione consiliare competente ha ritenuto doveroso audire le parti in causa. In questa circostanza è emerso che è in atto una riforma sottobanco delle Apa che ha come obiettivo quello di azzerare i presidii delle diverse province, e questo senza il coinvolgimento alcuno dei allevatori”.
Alloni continua facendo presente che “nel frattempo, sono passati otto mesi dal commissariamento e mi risulta che siano state prese da parte dei commissari incaricati decisioni importanti quali il trasferimento del personale di campagna alle dipendenze della sede regionale ed altri provvedimenti economici di assoluto rilievo (il patrimonio mobiliare ad esempio è di oltre 6 milioni di euro)  senza che gli associati venissero informati né delle ragioni del commissariamento, né dei progetti e delle azioni che il commissario intendeva e intende percorrere”.
Inoltre, ricorda Alloni, “è stata inviata una lettera ai commissari di Apa Cremona, sottoscritta da 280 allevatori, nella quale si chiede, a termini statutari, la convocazione di una assemblea dei soci. Lettera alla quale al momento non risulta sia stata data risposta”.
Di fronte a questi avvenimenti che rischiano di svuotare un importante presidio agricolo cremonese, Alloni chiede agli esponenti della maggioranza di Lega e Forza Italia del territorio “di attivarsi affinché attraverso una interlocuzione con gli attuali vertici di Apa Cremona si possa addivenire alla convocazione dell’assemblea dei soci, così come previsto dallo Statuto, facendo in modo che tutti gli attori coinvolti possano avere contezza di quali siano le intenzioni dell’attuale gestione”.

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