"All'ombra del Torrazzo il nemico s'inchina": dai tifosi della Sud lezione di storia
Una vittoria dal sapore storico in tutti i sensi quella della Cremo sul Parma. I tifosi della Curva Sud per l'occasione hanno realizzato infatti una coreografia carica d'orgoglio ispirata a una battaglia del 1250 vinta contro i parmigiani dai cremonesi che strapparono anche ai nemici il loro vessillo portandolo come trofeo in città.
![](https://www.cremonaoggi.it/app/uploads/2018/01/curva-sud.jpg)
“All’ombra del Torrazzo il nemico s’inchina”, questa la scritta che campeggiava sabato scorso in curva sud tra i colori grigiorossi, sotto un Torrazzo alto come la curva e due simboli di Parma, lo scudocruciato e due guerrieri, uno con le gambe nude. Ebbene, quella di sabato è stata una autentica lezione di storia cremonese che forse in pochi allo stadio hanno capito, pur ammirando la straordinaria coreografia della curva. L’idea nasce da “Cremona capitale del Po” a cui le città vicine si inchinano ma soprattutto da un fatto storico raccontato dagli annali cremonesi. L’episodio è accaduto nel 1250. Il 12 settembre i parmigiani affrontarono in campo aperto i cremonesi guidati da Uberto Pelavicino. La battaglia durò cinque ore e gli armati cremonesi non solo fecero numerosi morti tra i parmigiani riportando così una clamorosa vittoria ma strapparono agli emiliani il loro carroccio portandolo come trofeo a Cremona. Più di duemila soldati parmigiani vennero portati a Cremona, fatti sfilare senza “brache” tra due ali di folla e rimandati a casa mezzi nudi. Le brache vennero appese alle volte del Duomo e secondo alcuni storici (il Campi ma anche il Cavitelli) restarono là per oltre trecento anni.
Grazie dunque ai tifosi della curva per averci fatto ripassare questo pezzo di storia cremonese.