Cronaca

Minore minacciato con una pistola fuori da scuola. Due a processo. Volevano soldi

Davanti al tribunale di Cremona, un ivoriano di 28 anni, Alexandre Jean Jacques Gadji, e un marocchino di 33 anni, Zakaria Aknouch, devono rispondere del reato di estorsione ai danni di Roberto, all’epoca dei fatti minorenne. L’episodio risale al 26 gennaio del 2015 a Cremona. Secondo l’accusa, i due imputati avrebbero aspettato Roberto all’uscita da scuola, dopodichè lo avrebbero minacciato con una pistola. Da lui avrebbero preteso la somma di 300 euro. Gli imputati lamentavano di aver dovuto sostenere delle spese legali per colpa del ragazzo perché fermati dai carabinieri e trovati in possesso di hashish destinato al minore. La denuncia è stata sporta dalla madre di Roberto. Era stato il figlio quel giorno a chiamarla e a dirle che “era successo un casino”, che doveva dare dei soldi a due persone “perché altrimenti per lui andava a finire male”. “Quando è arrivato a casa”, ha fatto verbalizzare la madre, “era molto agitato. Mi ha raccontato che lo avevano preso a scuola e portato a casa in macchina due persone, e cioè coloro a cui doveva dei soldi”. Al rifiuto della donna di dargli il denaro, Roberto aveva detto che i due lo avevano minacciato con una pistola e che lo aspettavano fuori per la consegna. Alla fine la mamma aveva ceduto e gli aveva dato i 300 euro. “Io e mio marito abbiamo acconsentito alla sua richiesta di denaro”, è precisato nella denuncia, “solo perché si era parlato di un’arma e questo ci aveva terrorizzati. Non c’era stato nemmeno il tempo di metabolizzare l’accaduto e pensare di chiamare i carabinieri, cosa che a mente fredda avrei sicuramente fatto”. Nel processo, che si celebra davanti al collegio, Gadji è difeso dall’avvocato Paolo Brambilla, mentre Aknouch dal legale Stefania Giribaldi. “Una vicenda che presenta aspetti confusi e che solo l’istruttoria dibattimentale potrà approfondire”, ha spiegato l’avvocato Paolo Brambilla. Il processo entrerà nel vivo con le varie testimonianze il prossimo 27 marzo.

Sara Pizzorni

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