Politica

Da Piloni appello all'unità alle forze di centrosinistra per le Regionali

Il segretario provinciale del Pd Matteo Piloni, candidato alle prossime regionali, lancia un appello alle forze del centrosinistra del territorio perchè  “mettano da parte le questioni romane” e si concentrino sulla possibile vittoria  nelle regionali 2018. La frattura che si è consumata con il varo di Liberi e Uguali, che sta mettendo insieme fuoriusciti vecchi e nuovi del Pd (a Cremona, tra gli altri, Marco Pezzoni e Paolo Bodini) esponenti di Sinistra Italiana e movimenti della sinistra, potrebbe costituire un ostacolo al raggiungimento di un risultato che la fuoriuscita di scena di Roberto Maroni fa pensare possa essere alla portata di un centrosinistra che da 20 anni non riesce a conquistare il governo regionale. Proprio l’ex sindaco Paolo Bodini, già senatore del Pd, si è comunque espresso a favore di un accordo tra segreterie regionali dei due partiti a sostegno di Giorgio Gori. “La posta in gioco è molto alta – ha spiegato Bodini in un’intervista a Cremona1 –  il treno regionale passa una volta ogni 5 anni, questo fatto mi fa superare le difficoltà”. L’auspicio è che si trovi un accordo su alcuni temi che Liberi e Uguali ritiene fondamentali in Lombardia: sanità, con un’inversione di rotta rispetto alla strisciante privatizzazione; ambiente, con un progetto regionale molto chiaro di stop al consumo di suolo; trasporti, soprattutto quelli ferroviari bloccando invece altre infrastrutture.

In una lettera aperta, che esordisce con “non ho la sfera di cristallo e non so cosa accadrà, ma so cosa vorrei accadesse”, Piloni auspica che “forze politiche che nei territori e nelle città lavorano fianco a fianco in tante amministrazioni locali, portassero questa collaborazione quotidiana di fronte agli elettori lombardi il prossimo 4 marzo. Nella nostra Provincia, a Cremona come a Crema, così come in molti paesi, le forze di centro sinistra lavorano insieme. Da anni.  Mi si può rispondere: una cosa sono le amministrazioni locali, un’altra il governo della Regione.
E’ vero. Ma è proprio l’esperienza sui territori e nelle amministrazioni locali quell’elemento che può convincere a “stare insieme”. Non per una mera operazione elettorale, ma per la qualità delle relazioni che già esistono e per la visione comune che abbiano del futuro dei nostri territori.
Con Giorgio Gori la vittoria è a portata di mano. Gori è un amministratore capace, un professionista attento, una persona di valore.  Il centro sinistra, con Gori, può farcela.
E credo anche che su argomenti come ambiente, sanità e diritti non solo c’è tutto lo spazio possibile al confronto, ma con il confronto ci accorgeremmo, ancora una volta, che su molte cose la pensiamo allo stesso modo. Concentriamoci su questi obiettivi e lasciamo da parte le questioni romane. In Lombardia possiamo fare la differenza. Insieme. Non perdiamo questa occasione”.

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