Spettacolo

Rassegna Oltreibanchi, al Ponchielli 'Zuppa di Sasso' per le scuole per l'infanzia

Primo appuntamento questa settimana al Teatro Ponchielli con la Rassegna Oltreibanchi per le scuole. Giovedi 11 gennaio (alle 10 e alle 14.30) e venerdi 12 gennaio (alle 10) andrà in scena ‘Zuppa di Sasso’, spettacolo per la scuola dell’infanzia. La fiaba a cui è ispirato lo spettacolo si perde nelle trame del tessuto popolare fitto di storie, racconti, aneddoti. Risale ad epoche in cui giramondo, vagabondi, soldati reduci da battaglie campali che tentavano di ritornare a casa, di solito affrontati a piedi e senza risorse, incontravano gli abitanti di villaggi sul loro percorso.
La storia della Minestra di sasso, fonte di ispirazione dello spettacolo, narra appunto di uno di questi viandanti che raggiunge un villaggio e non trova ospitalità per la paura e la diffidenza degli abitanti. Solamente attraverso un espediente riuscirà a saziarsi.
Improvvisa un fuoco nella piazza del paese e, dopo aver chiesto in prestito una pentola, mette a bollire un sasso di fiume.
La curiosità prende il sopravvento sulla diffidenza e ben presto tutti gli abitanti del posto desiderano aggiungere qualcosa, chi il sale, chi una verdura, all’ingrediente segreto che bolle in pentola e in alcuni casi la fiaba termina con una festa a cui partecipano tutti allegramente, in altri invece, la minestra se la mangia solamente l’improvvisato cuoco.
In tutte le versioni della storia però c’è un denominatore comune: il viandante, così come è apparso se ne va, senza dare spiegazioni, senza dire chi sia, lasciando però una profonda traccia del suo passaggio.
In versioni più contemporanee il posto dei personaggi umani viene preso da animali che simboleggiano differenti psicologie e attitudini: un vecchio lupo, ormai non più cacciatore, poi, galline, maiali, pecore, capre, cavalli, asini, cani, portano a turno vari ingredienti e infine si ritrovano attorno ad un camino in un convivio festoso.
Anche qui il lupo vagabondo se ne andrà portando via il suo sasso. Il significato o la morale della storia è ciò che questa figura è in grado di lasciare nei personaggi che restano. Ne sono trasformati, riscoprono sentimenti di unione, amicizia, felicità, leggerezza, che avevano dimenticato, abbandonato.
La diffidenza verso gli altri, il sospetto, la paura lasciano il posto alla apertura degli animi, a sentimenti veri attraverso un gioco di illusione come quello del sasso.

 

ZUPPA DI SASSO ACCADEMIA PERDUTA ROMAGNA TEATRI TANTI COSI PROGETTI

di Danilo Conti e Antonella Piroli con Danilo Conti

scenografia e oggetti di scena Scuola Arti e Mestieri di Cotignola, Massimiliano Fabbri, Compagnia TCP

Durata 50 minuti. Biglietto 5 euro (insegnanti e accompagnatori ingresso gratuito)

 

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