Cronaca

Ancora incerte le sorti del ponte della A21: se non reggerà, sarà demolito

E’ ancora molto incerta la sorte del cavalcavia di Montirone, in A21: dopo il rogo del 2 gennaio scorso, in cui hanno perso la vita sei persone e che ha interessato la campata della struttura, la situazione non è ancora del tutto chiara e gli scenari possibili rimangono molteplici.

La cosa certa è che per il momento è esclusa la riapertura della circolazione viabilistica su tutte le corsie, che avrebbe dovuto avvenire nel giorno dell’Epifania, in quanto la struttura è ammalorata e necessita di un ponteggio che la supporti. Ma non è detto che questo sia sufficiente, e la società Centropadane non esclude la possibilità di dover demolire completamente la struttura, per poi ricostruirne una nuova.

“Che la struttura sia ammalorata è certo” spiega il direttore della società, Alessandro Triboldi. “Le prove fatte confermano come il calcestruzzo abbia subito delle alterazioni, in quanto è stato interessato da elevate temperature. Il giorno della tragedia mi sembrava abbastanza evidente che avremmo dovuto abbattere il ponte. Il giorno successivo invece, con una situazione più tranquilla, abbiamo effettuato le prime verifiche, ed erano sembrate confortanti, tanto che stavamo valutando se riaprire la circolazione autostradale”.

Le ulteriori prove effettuate, tuttavia, hanno evidenziato una situazione tutt’altro che ottimale. “Per questo abbiamo deciso di costruire un ponteggio a supporto della struttura, in modo da poter dare il prima possibile via libera alla riapertura del tratto autostradale” continua Triboldi. “Successivamente si valuterà se il ponte potrà reggere dei carichi e quindi se riaprire anche la circolazione veicolare su di esso”. Ma non è neppure detto che questa sia la soluzione, come evidenzia ancora il direttore: “Se ci renderemo conto che la struttura non è in grado di reggere anche se puntellata, siamo pronti ad abbatterla e ricostruirla. A questo proposito il nostro  direttore tecnico, l’ingegner Salvadori, sta seguendo la cosa e conducendo gli approfondimenti in maniera accurata”.

Quello che preme alla società, è arrivare il prima possibile alla riapertura completa dell’autostrada, in quanto lo scambio di corsia “non è una soluzione che ci piaccia particolarmente, per una questione di sicurezza. Anche per questo abbiamo incrementato il presidio dell’area, con la collaborazione della Polizia Stradale” conclude Triboldi.

Intanto dal punto di vista delle indagini di polizia gli inquirenti stanno cercando di fare luce sulla vicenda e il sostituto procuratore di Brescia, Roberta Panico, ha deciso di aprire un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio plurimo. Si stanno svolgendo controlli sul mezzo che ha tamponato la vettura, per verificare che il conducente abbia rispettato le pause dalla guida prescritte per legge. Ma c’è di più: alcuni testimoni raccontano della presenza di un’altra vettura, che sarebbe rimasta coinvolta nella dimanica dell’incidente e su cui gli investigatori stanno cercando di far luce.

Laura Bosio

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