Popolo della famiglia, alcuni rappresentanti cremonesi all'incontro di Roma
Dopo il family day, svoltosi a Roma del 2016, il Popolo della Famiglia si è riunito nuovamente a Roma per sancire la partecipazione alle prossime elezioni.
Della provincia erano presenti Roberto Vitali di Cremona, Flavio Rozza e Marco Mantovani da Crema e don Ottorino Baronio di Vicomoscano, insieme a centinaia di rappresentanti delle province italiane.
“Dalla grande manifestazione, di due anni fa al Circo Massimo – afferma Vitali – molte persone hanno scelto altre strade, chi a favore di gruppi politici diversi, chi rinunciando all’impegno politico, questo gruppo di persone è rimasto coeso ed ha aumentato nel tempo la consapevolezza che non si possono delegare i principi non negoziabili”.
“In effetti il Popolo della Famiglia, nel panorama politico italiano, si afferma come un movimento politico ultracattolico, affermando in modo netto che non si ammette obiezione di coscienza” comunicano gli organizzatori in una nota.
Oggi l’assemblea, riunita presso il centro congressi Cavour, ha deciso a unanimità di presentarsi in modo autonomo alle elezioni del 4 marzo 2018. Vitali precisa che in effetti, “se molti indicano il PDF come un partito di centrodestra, la critica verso quell’area è forte. Infatti tutti i compromessi accettati dai gruppi parlamentari di destra, hanno portato molti esponenti di Forza Italia e Fratelli d’Italia ad aderire al nuovo movimento. Tra questi c’è chi dice che, da oltre un ventennio, sentiamo slogan che puntualmente vengono contraddetti nei fatti.
La fotografia del Paese, che l’Istat ha pubblicato nei giorni scorsi, mette in evidenza la crisi della famiglia: più divorzi e meno figli”.
Vitali insiste sul fatto che il Popolo della Famiglia “è un movimento estremamente pratico, dove la famiglia viene concretamente posta al centro della politica. Non si sono mai attuate politiche familiari vere e oggi il business dell’immigrazione pone le famiglie italiane ai margini del sostegno sociale. Il Popolo della Famiglia è l’unico movimento politico in grado di arginare la deriva antropologica”. Prossimo appuntamento alle ore 21 a Cremona il 9 gennaio.