Giuseppe Diotti, prosegue la riscoperta dell'artista dell'800 Ecco il catalogo della mostra
A Casalmaggiore è aperta dal 28 ottobre fino al 28 gennaio 2018 la mostra su Giuseppe Diotti, uno dei maestri locali dell’Ottocento Lombardo troppo presto caduto nell’oblio. La sua grandezza è celebrata non solo nell’esposizione in corso, ma anche nel catalogo della mostra che è stato presentato ieri nella sala verde della Camera di Commercio a Cremona
Il Presidente, Gian Domenico Auricchio, ha osservato che il contributo offerto per la realizzazione del catalogo rientra in quella politica di valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e musicale che rappresenta uno dei compiti istituzionali della Camera di Commercio. Ha inoltre espresso il proprio apprezzamento per un’opera che si distacca dal modello più tradizione del catalogo a schede, ma utilizza le opere esposte in mostra e i vari saggi a corredo per una ricostruzione puntuale dell’avventura pittorica di Giuseppe Diotti.
Il Sindaco di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni, ha ringraziato la Camera di Commercio che, insieme a Regione Lombardia e a importanti sponsor privati, ha permesso che a Casalmaggiore si realizzasse un sogno a lungo accarezzato: quello di allestire un grande evento culturale, come non accadeva da anni, e dedicandolo proprio al pittore locale Giuseppe Diotti, consentendone finalmente una piena valorizzazione.
L’Assessore alla Cultura e Turismo Pamela Carena ha rimarcato – da parte sua – il valore documentario dell’opera realizzata, destinata a durare ben oltre i limiti cronologici della mostra e a rappresentare – a 25 anni dal fondamentale volume di Renzo Mangili – una pietra miliare negli studi sul pittore. Ciò grazie ai numerosi saggi scritti da autorevoli studiosi: oltre a Valter Rosa, presidente del Comitato Scientifico e curatore della mostra, lo stesso Mangili e poi Marco Albertario, Roberta D’Adda, Maria Adelaide Donzelli, Mario Marubbi, Chiara Nenci, Marco Orlandi, Paolo Plebani, Edoardo Sala, Francesca Valli e Alessandra Visinoni, alcuni dei quali rappresentanti delle principali istituzioni museali lombarde che hanno contribuito – attraverso importanti prestiti – all’allestimento della mostra.
Valter Rosa, curatore della mostra e del catalogo, ha osservato che la veste “anomala” del catalogo è stata in realtà una scelta consapevole fin dall’inizio, con l’obiettivo di non realizzare un semplice “aggiornamento” del fondamentale testo di Mangili del 1991, ma di sperimentare una strada più coraggiosa, volta non solo a cercare e documentare gli inediti emersi nel frattempo, ma anche a proporre interpretazioni nuove della figura di Diotti e a leggere le opere in relazione ai contesti in cui esse sono nate o sono conservate: la casa-atelier di Casalmaggiore, ma anche palazzi e chiese del territorio lombardo.
In tal senso un’utile integrazione al catalogo è rappresentata dalla brochure degli Itinerari diotteschi, curata da Roberta Ronda – Direttore del Museo Diotti – la quale ha rimarcato come le varie tappe suggerite dagli Itinerari consentano una reale “appropriazione” del pittore nei luoghi in cui ha vissuto e operato, approfondendo le relazioni con gli amici, i committenti e gli artisti a lui contemporanei.
La brochure e il video degli Itinerari diotteschi sono a disposizione nel sito www.mostradiotti.it mentre il catalogo, edito dalle Edizioni Biblioteca A.E.Mortara (284 pagine riccamente illustrate), viene venduto presso il bookshop della mostra al prezzo speciale di 17 euro.