Cronaca

Droga in case di accoglienza: patteggia il migrante trovato con 41 confezioni di marijuana

Ha patteggiato due anni, pena sospesa, e 4.000 euro di multa, Philippe Odion, 25 anni, nigeriano residente a Cremona in via Martiri di Sclemo, alloggio di pertinenza della Casa dell’accoglienza. Odion, difeso dall’avvocato Gianluca Monti, era stato il primo a finire in manette nell’operazione dei carabinieri che nell’ottobre scorso aveva portato all’arresto di cinque migranti e alla scoperta di un giro di droga nelle strutture di accoglienza. Durante il blitz in via Martiri di Sclemo, i militari avevano trovato nella camera di Odion 41 confezioni di marijuana, per un totale di 73,5 grammi, nascoste nei calzini, sotto il letto e nel marsupio.

Nel processo per direttissima del 16 ottobre scorso, il giudice Giulia Masci aveva convalidato l’arresto e disposto per lo straniero, richiedente asilo ed incensurato, la misura dell’obbligo di dimora e di firma 2 volte al giorno. In quell’occasione, Odion si era avvalso della facoltà di non rispondere. Ora il nigeriano è completamente libero.

Oltre a lui, arrestato in flagranza di reato, erano state emesse cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere per spaccio di sostanze stupefacenti, bilancio dell’operazione culminata con il blitz alla Casa dell’accoglienza di via Sant’Antonio del Fuoco, presso le sedi di pertinenza di via Martiri di Sclemo e via Brembo e presso l’Ippogrifo di via Sant’Erasmo, cooperativa che gestisce i migranti. “Un fenomeno di dimensioni importanti”, lo aveva definito il maggiore Livio Propato, all’epoca ancora al comando della Compagnia di Cremona, che aveva rimarcato come questi profughi beneficiassero dell’accoglienza per poi trasformarsi in pusher.

Sara Pizzorni

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