Lo sport per diffondere le tematiche ambientali La sfida di Padania Acque
Lo sport come veicolo per diffondere le tematiche ambientali. È una sfida nuova che sfrutta il ruolo sociale ed educativo dello sport. Una sfida che Padania Acque ha lanciato al territorio, prima Cremonese e poi Lombardo e che presto potrebbe essere impiegato anche a livello nazionale. La buona acqua di casa nostra evita gli sprechi e valorizza una risorsa preziosa che diventa, attraverso il progetto “acqua eco sport” che parte proprio da Cremona, una nuova strada per difendere e salvaguardare l’ambiente in cui viviamo.
Water Alliance, acque di Lombardia, è un gruppo costituito da 8 società pubbliche lombarde, Gruppo Cap Holding (Milano), Brianzacque (Monza), Secam (Sondrio), Pavia Acque (Pavia), Sal (Lodi), Uniacque (Bergamo) e Lario Reti Holding (Lecco), e da oggi propone un nuovo progetto che non è altro che un modello virtuoso ed ecosostenibile per la gestione delle manifestazioni sportive. Il punto di partenza è l’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto e con l’eliminazione delle bottigliette di plastica altamente inquinanti. Una scelta che é stata illustrata dal presidente di Padania Acque Claudio Bodini.
Ospite d’onore dell’evento che si è tenuto in palazzo comunale, Franco Borgogno, giornalista, che nella sua relazione ha illustrato i danni della plastica nell’ambiente e in particolare negli oceani e nei nostri mari. Marco Lombardi, direttore generale di Padania Acque, ha presentato un’indagine condotta sul territorio attraverso oltre 4 mila questionari. Le domande riguardavano l’utilizzo dell’acqua del rubinetto. Nel nostro territorio l’acqua pubblica viene bevuta abitualmente dal 32% degli utenti. Una risorsa che dalla maggioranza degli intervistati viene comunque considerata buona e dal sapore gradevole e soprattutto sicura. Il protocollo firmato in comune ha l’obiettivo di divulgare i principi di attenzione all’ambiente e iniziare una collaborazione con le società sportive per diffondere le buone pratiche già adottate ad esempio in occasione della maratonina di Cremona.
Cristina Coppola