Cronaca

Incidenti stradali, nel 2016 sono stati 1.111, ma i morti sono in calo

I dati del Dossier del Centro di monitoraggio di Regione Lombardia, presentato nell'ambito della Settima Giornata regionale per la sicurezza stradale.

Sono 1.111 (in media tre al giorno) gli incidenti stradali con lesioni a persone avvenuti nel 2016 nella Provincia di Cremona. Questi incidenti hanno provocato la morte di 13 persone e il ferimento di altre 1.574. A dirlo è il Dossier del Centro di monitoraggio di Regione Lombardia, presentato nell’ambito della Settima Giornata regionale per la sicurezza stradale.

Rispetto al 2015 – evidenzia il report -, il numero di incidenti stradali del territorio risulta stabile, così come quello dei feriti, mentre i morti diminuiscono del 55,2% (sedici vittime in meno). In particolare, rispetto al 2001, si registra una costante riduzione dell’indice di mortalità, sia sul territorio provinciale, sia su quello regionale. Nel 2016, in provincia di Cremona si contano 1,2 morti ogni 100 incidenti, contro i quattro morti ogni 100 incidenti del 2001. LA TABELLA

L’indice di lesività nella provincia di Cremona presenta un andamento costante. Nel 2016, si contano 141,7 feriti ogni 100 incidenti, in linea con la media regionale di 138,6 feriti ogni 100 incidenti. Inoltre, nel 2016 si contano 46,4 morti per milione di veicoli registrati nel Pubblico Registro Automobilistico. In calo del 70,8% rispetto al 2010.

Guardando al portafogli, secondo lo studio, la stima del costo sociale dei sinistri stradali con lesioni a persone per il 2016 risulta di poco inferiore ai 100 milioni di euro. La distribuzione percentuale dei costi sociali evidenzia la grossa fetta destinata al costo sociale dei feriti (68%) come nel caso regionale.

Ma dove avvengono soprattutto i sinistri? Il 57% degli incidenti stradali avvenuti nel 2016 in provincia di Cremona si concentra nei Poli urbani (Cremona, Crema e Casalmaggiore) – si legge nel dossier -, mentre nelle Aree di cintura si verifica il 35% degli incidenti della provincia. Nei comuni intermedi, gli incidenti rappresentano l’8% del totale provinciale, ma è in queste aree che si concentra la più alta mortalità (2,1 morti ogni 100 incidenti). Nel 2016, l’indice di mortalità nelle intersezioni stradali è stato di 0,6 morti ogni 100 incidenti. Il valore più elevato riguarda gli incroci (1,6 morti).

Gli incidenti avvenuti al di fuori delle intersezioni stradali, dove la velocità è generalmente più sostenuta, contano più del triplo dei morti (dieci vittime contro le tre avvenute in corrispondenza delle intersezioni), per un valore di 1,7 morti ogni 100 incidenti. Il valore più alto si riscontra in corrispondenza dei rettilinei (1,9 morti ogni 100 incidenti).

Guardando invece al periodo, secondo i ricercatori la più elevata concentrazione di incidenti stradali si ritrova nei mesi di settembre (114), aprile (109) e giugno (107), in linea con la lesività (settembre, aprile e luglio) mentre la mortalità risulta più elevata nei mesi di febbraio e di giugno. Da notare inoltre come quasi la totalità degli incidenti stradali registrati in provincia di Cremona ha avuto luogo tra le ore otto e le diciotto (73%). Tuttavia, l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria notturna tra le due e le tre di notte (25 morti ogni 100 incidenti), tra l’una e le due di notte (9,1 morti ogni 100 incidenti) e tra le sei e le sette del mattino (5,6 morti ogni 100 incidenti).

Relativamente all’età, il maggior numero di feriti si è registrato nella fascia di età tra i 45 e i 64 anni. I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 73,8% dei feriti in incidenti stradali, i passeggeri costituiscono il 20,3% dei feriti, e i pedoni il 7,8%. Circa il 43% dei pedoni rimasti feriti in incidenti stradali appartiene alla classe di età degli ultrasessantacinquenni, mentre il 33% dei passeggeri infortunati è un ragazzo tra i 15 ed i 29 anni.

Per quanto riguarda il numero delle vittime, la maggior parte si distribuisce in egual misura nella fascia di età tra i 15 e i 29 anni e tra i 45 e i 64 anni (46%). Nel caso delle vittime i conducenti hanno il maggiore rischio di mortalità. Inoltre, dal reporte emerge che i conducenti e i passeggeri di autovetture costituiscono la maggior parte delle vittime di incidenti stradali, questo perché le autovetture rappresentano circa il 68,6% dei veicoli coinvolti in incidenti nella provincia di Cremona.

Tra gli utenti vulnerabili, i ciclisti rappresentano la categoria più a rischio di mortalità (due vittime), seguiti dai pedoni e dai ciclomotoristi (rispettivamente una vittima) (Fig. 9). Per quanto riguarda i motociclisti, rispetto al 2015, si riscontra un azzeramento delle vittime (da cinque vittime a nessuna vittima).

lb

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