Causa Comune-Fin: chiesta consulenza di periti per valutare i rispettivi crediti
Udienza civile questa mattina nella causa che vede contrapposti la Fin (Federazione italiana nuoto), affiliata al Coni e il Comune di Cremona, per la richiesta avanzata dalla prima di un indennizzo di circa 800mila euro per crediti pregressi legati ai 26 anni in cui ha gestito gli impianti natatori al Po. Sia i legali della Fin che quello del Comune, hanno presentato memorie istruttorie, chiedendo contestualmente al giudice di valutare la nomina di un perito per la verifica dei rispettivi crediti. Il giudice si è riservato sulle istanze. Due le possibilità a questo punto: che il giudice le accetti e quindi proceda alla nomina dei periti, con conseguente ammissione dei testimoni; oppure che decida sulla base delle carte che avrà in mano. Dunque si prospetta una fase non breve perchè il giudice e le parti si confrontino nel merito delle rispettive richieste.
Nella sua richiesta di indennizzo, la Fin sostiene che negli anni dal 2006 al 2013 il Comune abbia riconosciuto un contributo inferiore rispetto a quanto stabilito nel contratto; il Comune dal canto suo, rappresentato dagli avvocati Enrico Cistriani ed Edoardo Boccalini, è andato a ritroso fino ai primi anni della gestione, evidenziando che in un arco di tempo di poco meno di 10 anni, sono stati versati a Fin contributi in eccesso per 712mila euro.