Cronaca

Picchia la moglie davanti alla figlia di due anni: trentenne in arresto

Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un arresto per maltrattamenti in famiglia alle porte della città. Il tempestivo intervento della squadra Volante della Polizia, su segnalazione di un vicino di casa, ha evitato che succedesse il peggio. Il tutto è accaduto alle 14,40 di venerdì 24 novembre quando alla centrale operativa della questura arriva la segnalazione di una violenta lite in corso in un appartamento vicino. Quando gli agenti arrivano, trovano una ventinovenne con evidenti segni di violenza sul volto e tre denti staccati. Davanti a lei, il compagno trentenne, che l’aveva selvaggiamente presa a pugni, in presenza della figlia di due anni. L’uomo, alticcio ma perfettamente cosciente di quello che aveva fatto, avrebbe iniziato a picchiarla per futili motivi, a quanto pare perchè la compagna si era recata a trovare la sorella, con cui l’uomo era in lite. Portata al pronto soccorso, alla giovane sono state riscontrate ecchimosi ed ematomi anche sulla schiena oltre alla frattura della emiarcata dentale con fuoriuscita di tre denti. Per lei, 35 giorni di prognosi, che potrebbero diventare di più dopo i controlli a cui è stata invitata a sottoporsi questa mattina. I due sono entrambi di nazionalità romena, residenti da tempo a Cremona; lavorano entrambi e la figlia è nata qui.

Non era la prima volta che la donna subiva violenze: lo scorso luglio era stata sul punto di denunciare il compagno dai Carabinieri, ma poi si era fermata. Ed è proprio la sottovalutazione dei precedenti, uniti alla paura di ritorsioni che il più delle volte espone le donne a violenze sempre maggiori. L’invito della Polizia di Stato, reiterato anche in questa occasione dal commissario capo Vincenzo Scognamiglio, è quello di denunciare subito i fatti alle prime avvisaglie di maltrattamenti, anche perchè gli agenti di Polizia, soprattutto quelli che operano sulle Volanti sono specificamente addestrati per soccorrere in questo tipo di reato. In particolare, attraverso il progetto Eva a cui aderisce anche la questura di Cremona, vengono attuate specifiche tecniche di comportamento  di fronte ad episodi di violenza domestica.

g.biagi

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