Politica

Referendum strada sud: il comitato dei garanti divide ancora, Poli replica a Ceraso

Ancora strascichi sulla questione del referendum per chiedere alla giunta Galimberti di non procedere allo stralcio della strada sud dal Pgt. L’attenzione, dopo la commissione Vigilanza della scorsa settimana, è ora incentrata sulla nomina del comitato dei garanti che la presidente del Consiglio Simona Pasquali ha detto di voler mettere in calendario nella riunione di consiglio del 30 novembre. Data e modalità non condivise dalla minoranza di Maria Vittoria Ceraso (Obiettivo Cremona con Perri) e Federico Fasani (Ncd) che contestano i criteri di scelta dei garanti che dovranno essere indicati da maggioranza e minoranza (cinque candidati in tutto tra cui ne verranno scelti tre con voto dei due terzi del consiglio comunale): uno spoils system che non piace a Ceraso la quale ha invece proposto il sorteggio come forma più limpida e con minori rischi di parzialità nel giudizio sulla legittimità del quesito.

“Assistiamo ancora  – controbatte oggi il consigliere di maggioranza Pd Roberto Poli –  ad una polemica gratuita e pretestuosa da parte di una minoranza della minoranza consiliare in merito agli aspetti procedurali della richiesta di referendum sulla strada Sud. Non capiamo le ragioni di tale polemica che non risulta leggibile secondo i parametri della logica ma che è evidentemente tesa a sollevare polveroni per creare confusione nella pubblica opinione. La linea della maggioranza è chiara oltre che unitaria, come emerso e ribadito nella riunione dell’ufficio di Presidenza di mercoledì scorso.

“Noi intendiamo procedere con l’iter avviato dalla raccolta di firme dei cittadini seguendo ovviamente, com’è naturale e corretto che sia, in modo cristallino e lineare il regolamento comunale, che è l’unico strumento che norma la consultazione referendaria locale. E muovendoci esattamente come è avvenuto cinque anni durante l’Amministrazione Perri, quando ci fu la richiesta di referendum contro la privatizzazione di Cremona Solidale. E proprio al fine di evitare polemiche strumentali ci atteniamo al regolamento, allo statuto e alla prassi consolidata, ripercorrendo il percorso come 5 anni fa e che aveva ottenuto allora l’unanimità di maggioranza e opposizione. Questo è doveroso e rispettoso da un lato sul piano istituzionale e dall’altro verso i cittadini che hanno raccolto le firme e chiesto legittimamente di avviare un iter referendario. A prescindere dal fatto che noi abbiamo nel merito una posizione politica chiara e contraria alla strada Sud.

“E pertanto – conclude Poli –  poniamo una domanda diretta e semplice: vogliamo procedere alla elezione dei garanti nel Consiglio Comunale del 30 Novembre?  Oppure vogliamo prendere tempo e cercare  soluzioni fantasiose e difformi dal regolamento? O addirittura a prevedere percorsi di modifica del regolamento a partita già iniziata?”

g.biagi

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