Cronaca

Riscossione, nel 2016 incassate solo la metà delle multe elevate

A Cremona nel 2016 sono state incassate meno della metà delle multe comminate: per la precisione il 49,2% del totale, pari a 1,8 milioni di euro su 3,7 accertati. A dirlo è la fotografia scattata da “Il Sole 24 Ore”, che ha esaminato i conti delle città capoluogo e la loro capacità di incassare le entrate dovute. Un dato che colloca Cremona al 41º posto a livello nazionale,mentre a livello regionale siamo al quarto posto dopo Sondrio, Lecco e Bergamo. Insomma, un quadro in chiaroscuro.

Situazione in chiaroscuro per il comparto dei tributi, di cui il Comune ha incassato il 76,7%, ossia 30,7 milioni di euro su 40,1 complessivamente accertati.In questo caso la città del Torrazzo si colloca al 53º posto a livello nazionale, mentre a livello regionale Cremona risulta essere la città con una delle capacità di riscossione peggiori, collocandosi addirittura decima, dopo Mantova, Lecco, Sondrio, Pavia, Como, Bergamo, Milano, Varese e Brescia. Peggio solo Monza e Lodi.

Leggemente meglio la situazione delle tariffe dei servizi pubblici (come asili nido o mense scolastiche): su 12 milioni di euro accertati, quelli incassati sono 8,9 (72%). Questo dato ci colloca al 43º posto a livello nazionale e al 5º a livello regionale, dopo Lecco, Milano, Bergamo e Mantova.

Complessivamente, comunque, sono tanti i comuni italiani che faticano a recuperare le entrate scritte nei bilanci degli anni precedenti ma non incassate. Una incapacità strutturale di riscossione, denuncia il Sole 24Ore, con il rischio dissesto dietro l’angolo per diverse amministrazioni. Insomma, se in media un euro su quattro non arriva entro fine anno, ci sono casi come Napoli o Reggio Calabria dove l’indice scende di molto.

E la situazione si complica con il passare del tempo, in quanto ciò che non entra nelle casse comunali diventa arretrato e fnisce alla voce “residui attivi”, nella speranza di essere recuperati negli anni successivi. A penalizzare ulteriormente le casse comunali c’è la riforma dei bilanci che, come riporta il quotidiano, impone ai sindaci di cancellare le vecchie entrate ormai impossibili da incassare: un misura che ha eliminato dai bilanci circa 30 miliardi di euro arretrati.

Laura Bosio

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