Cronaca

Pc e telefoni per 30.000 euro mai pagati e rivenduti a prezzi più bassi. Truffa e ricettazione

Avrebbe comprato computer e telefoni, mai pagati, per poi rivendere la merce a prezzi più bassi in un negozio e in un bar di Castelvetro Piacentino. Con le accuse di truffa e ricettazione, a processo davanti al giudice Tiziana Lucini Paioni c’è Antonio, 34 anni, di Reggio Emilia ma residente a Cremona, denunciato da Alessandro Pisani, titolare del ‘3T Store’, il negozio di rivendita di computer e iphone di piazza Stradivari.

I fatti risalgono al luglio del 2011, quando Antonio aveva acquistato presso il negozio cremonese, computer, iphone e ipad per un costo di 30.638 euro, merce che era stata venduta con la formula del pagamento a mezzo banca dopo 30 giorni. Il pagamento non era avvenuto e il titolare aveva contattato più volte il cliente per sollecitare il pagamento delle fatture. Alla fine Antonio aveva inviato in visione via mail a Pisani un bonifico bancario di 2.456 euro, ma il versamento sul conto del titolare, come da lui stesso segnalato in sede di denuncia, non era mai arrivato.

A settembre di quello stesso anno Pisani era venuto a sapere da una sua cliente che in un bar di Castelvetro Piacentino e in un negozio di ottica aveva sentito della vendita di ipad a prezzi inferiori a quelli del negozio di Cremona e che la merce era consegnata in buste del ‘3T Store’. Nel frattempo un dipendente di Pisani, tramite amici, era venuto a sapere che chi vendeva i prodotti si chiamava Antonio, e dalla descrizione sembrava proprio essere il cliente che aveva acquistato al ‘3T Store’ la merce senza mai pagarla.

In quei giorni, inoltre, al negozio di piazza Stradivari si erano presentati due clienti che chiedevano la sostituzione di ipad, l’uno acquistato, l’altro regalato, perché difettosi. Il titolare scoprirà dai codici identificativi delle macchine che quei due ipad facevano parte della merce acquistata dall’imputato in negozio.

A processo, insieme ad Antonio, c’è anche l’ex ottico di Castelvetro Piacentino. Il processo, con tutti i testi, entrerà nel vivo il prossimo 5 marzo.

Sara Pizzorni

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