Cronaca

Parte la campagna vaccinale antinfluenzale dell'ASST di Cremona

Una postazione dedicata con accesso diretto per gli over 65enni e le categorie a rischio

Anche quest’anno si stima che un elevato numero di italiani sarà colpito dal virus. Per questo l’ASST di Cremona ha organizzato un punto vaccinale con accesso diretto, dedicato agli ultra sessantacinquenni e a tutte le persone aventi diritto perché appartenenti alle “categorie a rischio”.

Il punto vaccinale si trova presso la Sede dell’Associazione Diabetici di via San Sebastiano n. 14, resterà attivo dal 6 novembre al 1 dicembre 2017. Rispetta i seguenti orari di apertura: da lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12. Per le categorie aventi diritto l’accesso è libero e diretto.

I soggetti a cui viene raccomandata ed offerta gratuitamente la vaccinazione sono:

Soggetti di età pari o superiore a 65 anni (nati nell’anno 1949 e precedenti).

Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi ed adulti – affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, quali:

malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma di grado severo, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e BPCO);

malattie dell’apparato cardio-circolatorio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite;

diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI>30 e gravi patologie concomitanti);

tumori;

malattie renali con insufficienza renale;

epatopatie croniche;

malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali;

malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;

malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV;patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;

patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari).

Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.

Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza.

Persone residenti presso strutture socio-sanitarie, per anziani o disabili.

Medici e personale sanitario di assistenza, personale di assistenza in case di riposo ed anziani a domicilio, volontari dei servizi sanitari di emergenza: le revisioni sistematiche hanno dimostrato che proprio in questo gruppo vi è evidenza di efficacia, anche ai fini della limitazione complessiva nella diffusione del contagio tra la popolazione.

Persone conviventi con soggetti portatori di patologie di cui al punto 2) che non possono essere vaccinati.

Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali (suini e volatili) che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani:

addetti alle attività di allevamento;

addetti al trasporto di animali vivi;

macellatori e vaccinatori;

veterinari pubblici e libero-professionisti.

 

I sintomi inequivocabili dell’influenza, che tutti conoscono bene, generalmente compaiono piuttosto rapidamente e sono rappresentati da: febbre, spesso elevata, in particolare nei bambini nei quali può arrivare anche a 40°C; dolori alle ossa ed alle articolazioni e nella zona intorno agli occhi (periorbitaria); mal di testa; stanchezza e malessere; tosse secca; mal di gola; secrezioni nasali chiare e cute calda ed arrossata con occhi ed occhi lucidi. I disturbi dell’influenza di solito scompaiono nell’arco di una settimana.

 

 

 

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