Cronaca

773 firme valide per dire no a cancellazione della strada sud

Nella tarda mattinata la presidente del direttivo di quartiere 9, Maria Cristina Arata ha protocollato le firme raccolte durante il fine settimana per chiedere l’indizione di un referendum contro la cancellazione della strada sud dal Pgt. 820 le firme raccolte, 773 quelle validate.

Sull’argomento, interviene la consigliera di Obiettivo Cremona Maria Vittoria Ceraso: “Mentre la maggioranza, nelle sedi di partito, bocciava la proposta di delibera di referendum sulla Strada Sud, depositata dalla sottoscritta e dal Consigliere Fasani, in barba alla ‘sacralità’ del Consiglio Comunale tanto decantata dal Sindaco al momento del suo insediamento, 800 cittadini si sono attivati per rimettere al centro  l’importanza della partecipazione e della democrazia nella vita politica della città.
Ora il percorso per l’indizione del referendum e’ avviato nell’interesse non solo di chi e’ favorevole al mantenimento del progetto strada sud nella pianificazione urbanistica della città, ma anche di coloro che sono contrari e che potranno esprimere il loro dissenso votando in occasione del Referendum.
La palla passa adesso al Comune e mi auguro che così come è stato considerato noto e perentorio il termine del 31 ottobre per Consiglieri di minoranza e cittadini, lo siano anche tutti gli altri termini previsti dal Regolamento del Referendum, ad iniziare da quello che prevede che entro 15 giorni dal deposito dell’istanza il Sindaco la trasmetta al Comitato dei Garanti.
Sottolineo nuovamente la grave violazione in cui incorre l’Amministrazione nel non aver rispettato il termine per la nomina dello stesso (lo Statuto dispone che la nomina avrebbe dovuto avvenire subito dopo l’entrata in carica del Consiglio Comunale). Una distrazione da parte di questa maggioranza che mette gravemente a repentaglio l’imparzialità del suddetto organo, deputato a valutare in maniera insindacabile la legittimità del quesito, considerando che lo stesso è ormai noto e la scelta potrebbe ricadere su persone già orientate a favore o contro lo stesso.
Faccio inoltre presente che ad oggi nessuna risposta o convocazione è  arrivata dalla Presidente del Consiglio a fronte della nota inviatale venerdì dalla sottoscritta e dal Consigliere Fasani e mandata per conoscenza al Prefetto, a ulteriore riprova del rispetto che viene riservato al ruolo e ai diritti dei Consiglieri di minoranza”.

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