Il vescovo anglicano di Malindi Wallace Dena porta il dialogo interreligioso a Cremona
Lo hanno accolto domenica 29 ottobre presso le sede delle Acli di Cremona. Erano presenti l’associazione Cremona for Kenya, la Caritas, le Acli, Pax Christi e il Centro culturale islamico la Speranza. Wallace Dena ha presentato loro il progetto di una scuola per bambini, in costruzione a Mambrui, nella sua diocesi, grazie all’aiuto di Cremona for Kenya e dei cittadini cremonesi.
Ha detto che la scuola vuole essere un ponte di solidarietà tra la sua comunità in Kenya e le realtà civili e religiose della nostra città, allo scopo di garantire il diritto all’istruzione a tanti bambini poveri. Il vescovo si è soffermato poi sull’importanza del dialogo e della cooperazione tra le diverse religioni al fine di costruire la giustizia e la pace nel mondo.
A tal proposito, ha rievocato l’esperienza della Carovana della pace Mombasa-Nairobi promossa da Cremona for Kenya nel 2015 che ha saputo mettere insieme tutti i leader religiosi dell’area con le rispettive comunità per dire no al terrorismo e per rilanciare l’incontro, il dialogo e la cooperazione tra le varie etnie, culture e religioni come risposta forte alla violenza. La Carovana Mombasa – Nairobi è stata un evento internazionale perchè ha avuto l’adesione di tanti organismi, confessioni religiose e istituzioni, tra cui la città di Cremona, e ha avuto il pieno riconoscimento nell’incontro finale con papa Francesco a Nairobi.
“Oggi viviamo in un mondo lacerato da guerre e terrorismo che favoriscono le chiusure identitarie, il rifiuto dell’altro in quanto diverso, il disprezzo di chi è debole, l’uso del nome di Dio per difendere interessi di parte. Sono tentazioni che vanno respinte con decisione in quanto portatrici di ulteriori divisioni e conflitti.
Nessuna religione-ha detto il vescovo- è immune da tensioni fondamentaliste ma queste ostacolano la missione tipicamente religiosa di riconciliare e unire la famiglia umana dei figli di Dio. Bisogna dunque andare oltre le chiusure puntando di più sui valori che uniscono le fedi. Occorre praticare l’ incontro e il dialogo, la cooperazione tra le chiese e le confessioni religiose in un atteggiamento di sincera apertura che riconosca e rispetti le reciproche identità”.