Ambiente

Aree verdi e strade, reciproche accuse tra Manfredini e Fasani

Accesa discussione in commissione Area Vasta, la scorsa settimana, per la presentazione delle modifiche riguardanti la viabilità, che verranno inserite come varianti al Pgt. Lo scontro si è ancora una volta incentrato sullo stralcio della strada sud dal Pgt, prosecuzione dei discorsi avviati nel corso dell’assemblea del quartiere Giordano, con protagonisti da una parte l’assessore Alessia Manfredini e dall’altra il consigliere Ncd Federico Fasani. Un argomento che ancora una settimana dopo tiene banco, con la proposta di referendum consultivo da sottoporre ai cremonesi, lanciata da Fasani e Maria Vittoria Ceraso.

Manfredini, da titolare alla Mobilità, ha rivendicato quanto fatto dalla propria amministrazione negli ultimi tre anni, rimarcando di aver dovuto mettere una pezza alle tante lacune passate: “Si dice che manca un piano e non c’è una visione complessiva – ha detto tra l’altro in commissione – Ebbene, l’attuale Piano della mobilità risale al 1994, il piano del traffico al ’99, il piano della mobilità centro storico era del 2003 ed è stato poi rinnovato nel 2015, il piano dei parcheggi era del 2009. La verità è che nessun piano era stato approvato negli ultimi anni. Quello che stiamo predisponendo adesso, il Pums (piano urbano della mobilità sostenibile, di cui è in corso la ricerca dell’estensore mediante avviso pubblico, valore dell’incarico: 57mila euro, ndr) è il passo più importante dell’intero mandato Galimberti in tema di mobilità. Abbiamo approvato le linee guida, primo step per arrivare al Piano, indicando 10 obiettivi strategici, con una visione della città per i prossimi 10 anni. Il metodo: si propone, si discute e poi si decide. Nei prossimi mesi approveremo la gara per la redazione del Piano, poi si avvierà un percorso che interesserà commercianti, comitati dei quartieri, cittadini. La vera novità è arrivare a un Piano che guardi al futuro e ci permetta di confrontarci con altre città che l’hanno già fatto”.

Il parcheggio di via Lungastretta, di cui il Comune ha redatto il progetto, è il primo step della riqualificazione del comparto. Secondo Manfredini sarà un parcheggio corona gratuito a servizio di residenti e visitatori in genere, ma secondo Fasani finirà con l’attrarre molti più utenti esterni che non residenti, con danno per questi ultimi. “Quel parcheggio l’avevamo previsto anche noi – controbatte Fasani, da ex assessore all’Urbanistica nella giunta Perri -. Ma non da 240 posti, bensì una quarantina, così invece diventerà un elemento attrattore per altro traffico. Quindi non servirà ai residenti via Giordano. Il resto dell’area, quella che voi volete cementificare con funzione di parcheggio, sarebbe dovuto diventare parco pubblico, quindi verde”. Per questo – ha proseguito Fasani – “questa giunta non può appuntarsi la medaglietta ‘green’. Basta vedere un’altra modifica apportata al Pgt, la trasformazione dell’area di 62mila mq di via Mantova da area per impiantistica sportiva (nuovo stadio ndr) ad area logistica, un potenziale parcheggio. Potrà anche servire, ma siate coerenti, non dite che volete tutelare il verde, salvo poi cambiare idea quando si tratta di incassare gli oneri”. Fasani ha poi rispolverato un’altra vecchia conoscenza dell’attuale Pgt che non verrà modificata: l’area che ancora figura destinata a commercio della grande distribuzione, lungo la Paullese, qualche centinaio di metri dopo il CremonaPo. “L’area Cardaminopsis è ancora in grado di ospitare grandi strutture di vendita? Attualmente a Cremona ci sono solo Coop ed Esselunga, questa sarebbe la terza. Perchè il Comune non la stralcia?”

Attacchi ai quali Manfredini ha ribattuto punto per punto in commissione, rivendicando quanto già sostenuto nell’assemblea al quartiere Giordano, ma tornando ancora una volta sul tema della pianificazione e rispedendo al mittente le accuse di improvvisazione: “La riqualificazione vera e propria di via Giordano rientrerà nel Pums complessivo. E questo non potevamo farlo prima di aver rimesso mano ad una ztl che faceva ridere tutta Italia e prima di modificare il piano della sosta. In questi anni abbiamo approvato cose lasciate a metà”.

g.biagi

 

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