Cronaca

Ai cremonesi 'piace' insultarsi: 15º posto a livello nazionale per ingiurie

Ai cremonesi “piace” offendersi a vicenda: lo sport di insultare il prossimo risulta particolarmente diffuso sotto il Torrazzo, tanto che il nostro territorio è nella graduatoria delle prime 20 province per il reato di ingiuria, con un 15ª posto di tutto rispetto. A dirlo è l’Istat, in un’indagine denominata ‘Delitti, imputati e vittime di reati’. Sono 144,3 i casidi denunce per ingiuria ogni 100mila abitanti registrati annualmente nel nostro territorio, il che significa poco più di 500 complessivi (considerando i circa 360mila abitanti); dunque, mediamente due volte ogni giorno qualcuno sporge una denuncia per essere stato “mandato a quel paese”. Un’abitudine molto diffusa: tra vicini, tra parenti, tra colleghi e via di seguito, ma anche sui social network, pratica che sta diventando sempre più frequente.

Per le ingiurie, le province di Verbania-Cusio-Ossola, Biella, di nuovo al secondo posto,Novara e Isernia si presentano nella graduatoria nei primi quattro posti con tassi superiori a 180 per cento mila abitanti. Le lesioni denunciate, le minacce e le ingiurie sono più frequenti nella maggior parte dei grandi comuni del Nord, come Torino e Milano, e a Firenze e a Bari. Dall’analisi dei dati delle province di questi comuni, emerge, inoltre, chiaramente la concentrazione di questi reati nell’area urbana rispetto alle residuali realtà provinciali. I tassi sono invece minimi a Palermo e a Roma, con valori sotto i centomila abitanti.

LaBos

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