Spettacolo

Maisky e Dego, grande finale per StradivariFestival

foto Sessa

Un suono potente ma allo stesso tempo leggero, fresco e duttile, un violoncello che quasi canta come una voce umana, un concerto da sogno per l’incontro tra il violoncello Stradivari 1682 il Chigiano e Misha Maisky, forse il più grande virtuoso dello strumento in circolazione sui palcoscenici di tutto il mondo. La conclusione della quinta edizione dello Stradivarifestival è stato il giusto sigillo ad una serie di concerti indimenticabili per chi ama la musica classica.
Ha aperto il concerto la violinista Francesca Dego con l’Orchestra Filarmonica di Torino con il concerto per violino in la maggiore k219 di Mozart. Una esecuzione molto fresca che dimostra come la Dego (si è perfezionata a Cremona con Salvatore Accardo) rappresenti oggi una delle migliori interpreti italiane. Ancora Mozart per violino (Dego) e violoncello (Maisky) per la sinfonia concertante K364.
La seconda parte è stata tutta per Maisky con Ciaikowskij (Notturno op19) e Haydn con il concerto n.1 in do maggiore per violoncello e orchestra. Una esecuzione che ha ammaliato il pubblico non solo per l’abilità e la sensibilità artistica del sessantanovenne violoncellista ma anche per la sua capacità di prendere la scena con i lunghi capelli bianchi, la collana, le giacche di seta. La raffinatezza tecnica, la musicalità insieme al vigore del suono hanno fatto il resto. I bis sono stati tutti dedicati a Mstilav Rostropovich, mitico violoncellista cittadino onorario di Cremona scomparso dieci anni fa.

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