Cultura

Serata indimenticabile con Uto Ughi e i suoi Stradivari e Guarneri del Gesù

foto Sessa

Un’altra serata indimenticabile all’auditorium Giovanni Arvedi per la Quinta edizione dello Stradivarifestival con i violini Antonio Stradivari Kreutzer e Giuseppe Guarneri del Gesù Grumiaux suonati da Uto Ughi. Un suono magico che ha prima ammaliato gli spettatori (quarto sold out consecutivo per l’auditorium), poi li ha emozionati e alla fine entusiasmati con ripetute standing ovation per Ughi e l’orchestra “I filarmonici di Roma”. L’apertura è tutta dei Filarmonici con Rossini, poi è stata la volta di Uto Ughi con l’esecuzione del concerto “Il favorito” di Antonio Vivaldi e poi il Preludio e l’Allegro di Fritz Kreisler nello stile di Pugnani. Quest’ultimo era un grande violinista e autore che aveva personalmente conosciuto Antonio Stradivari, lasciando anche l’unica descrizione fisica del grande liutaio (“era alto, magro….”). La prima parte è stata tutta eseguita con lo Stradivari Kreutzer e Ughi ne ha esaltato il suono magnifico, raccontando poi agli spettatori le ragioni della scelta di quel violino. Seconda parte eseguita invece con il Guarneri del Gesù per la Fantasia su temi del Faust di Gounod di Wieniawski e poi con la travolgente “Carmen Fantasy” di Pablo de Sarasate (“Il Paganini spagnolo” lo ha definito Ughi). E’ stata poi la volta di una struggente “Oblivion” di Astor Piazzola eseguita con maestria e anima che resterà nel cuore di quanti erano in auditorium. Infine il bis “la ridda dei folletti” del bresciano Antonio Bazzini, poi direttore del Conservatorio di Milano, uno scherzo fantastico per violino e orchestra con il quale Ughi si è congedato in un tripudio di applausi.

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