Cronaca

L'assessore Sorte: necessario coinvolgimento statale per ponte e ferrovia

Potenziamento del sistema ferroviario e richiesta di intervento dello Stato, coinvolgendo direttamente il ministro Delrio. Questi gli elementi principali emersi dalla visita e dalla conferenza stampa di venerdì mattina dell’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte, accompagnato tra gli altri dal consigliere regionale Carlo Malvezzi, dal sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, dal suo vice Vanni Leoni, dal primo cittadino di Bozzolo Giuseppe Torchio, dal vicesindaco di Motta Baluffi Simone Agazzi. Al tavolo anche Davide Viola, presidente della Provincia di Cremona e alcuni amministratori dei paesi parmensi coinvolti dalla questione del ponte, oltre a tecnici delle due Province.

Un incontro che, a causa del ritardo di un’ora sulla scaletta, ha scompaginato completamente il programma: non più sopralluogo, tavolo tecnico e poi conferenza stampa, ma subito l’incontro con i giornalisti. “Sento molte polemiche su chi doveva controllare di ponte, e ci può stare – ha detto Bongiovanni – ma ora è tempo di essere pratici e di trovare una soluzione senza piangere sul latte versato. Siamo di fronte a un’emergenza gravissima. E a tempi molto lunghi, che impongono soluzioni alternative”.

Bongiovanni ha chiesto di potenziare la linea ferroviaria, tenendo conto dei problemi infrastrutturali, con più corse specie la sera, dato che l’ultima da Parma a Casalmaggiore è delle 20.20. Sorte, dal canto suo, ha precisato tre aspetti: “La disponibilità di 3.5 milioni di euro di Regione Lombardia è confermata. Ma va coinvolto il Governo centrale e dunque il Ministro Delrio, dato che si supereranno facilmente i 10 milioni di euro di intervento. L’emergenza è nazionale, perché isola la Lombardia non solo dall’Emilia, ma anche dal resto d’Italia”. Terzo passaggio, il potenziamento, appunto, dei treni, poi confermato dal successivo sopralluogo in stazione.

Quindici giorni per avere un quadro più chiaro, secondo Sorte, un mese secondo le due Province come è stato detto giovedì a Parma. In ogni caso per la prima volta si è parlato di cifre: si va dai 10 ai 15 milioni di euro, anche se la stima è giocoforza approssimativa. Davide Viola per la Provincia ha evidenziato la drammaticità del momento, considerando anche San Daniele Po e spiegando che i ponti a breve potrebbero divenire disponibilità del demanio statale e non più provinciale, Carlo Malvezzi ha invitato a fare una riflessione seria sullo smantellamento delle Province e su un problema sistemico ai ponti, non solo al manufatto di Casalmaggiore. “Va bene la pista ciclabile Vento, ma Delrio deve venire nel sud della Lombardia anche per pensare a chi usa l’auto per andare a lavorare. Questo territorio non può partire sempre in svantaggio”.

Da qui la decisione di istituire una task force di tecnici per poi andare a Roma a fare pressione. Intanto il sindaco di Colorno Michela Canova ha provato a dettare un’agenza di emergenza: prima soluzione un ponte di barche, che sarà anche costoso, ma va preso in considerazione perché altrimenti il danno economico rischia di essere superiore a quei paventati costi. Seconda idea il rafforzamento dei treni e l’integrazione coi bus. Terza, il traghetto, con una barca da 50 posti con radar antinebbia già individuata e con il coinvolgimento di Tep per il trasporto su gomma una volta superato il fiume.

Sorte, nel corso dei due sopralluoghi al ponte e alla stazione ferroviaria (durati una decina di minuti in totale), prima di salutare ha spiegato che coinvolgerà urgentemente RFI perché si faccia qualcosa viste le condizioni di abbandono della struttura cittadina. “E’ il caso di preparare un dossier articolato e, tutto sommato, non sarebbe male – ha spiegato – coinvolgere Delrio anche sul tema delle ferrovie”. “Il Sud Lombardia non è abbandonato” ha chiosato. Una frase che i pendolari aspettavano da anni. Sperando ora, dopo le parole, nei fatti.

Giovanni Gardani

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