Cronaca

Ponte, da Parma pessime notizie: tutto in alto mare, ci vorrà un mese solo per le indagini

“Una volta ricevute le risultanze delle indagini più approfondite, che richiederanno non meno di un mese - si legge nella relazione finale - sarà possibile definire gli interventi che saranno necessari con i relativi costi”

CASALMAGGIORE – Un mese di indagine, e solo per capire cosa si deve fare. Un’indagine che prevede la messa a nudo dei cavi di precompressione in 77 travi del ponte principale e sulla totalità delle travi dei due fornici disgiunti dal ponte principale (16 travi, 8 più 8) per complessive 93 travi. La ricostruzione della geometria delle campate 26 e 35, campate tampone di tipologia diversa dalle tipologie prevalenti e la ricostruzione dei fornici in corrispondenza della rampa sud di accesso al ponte.

In parole povere: ancora nulla sull’intervento, siamo ancora in alto mare, un mese di indagini con possibili sorprese e data d’inizio lavori e di conseguente apertura procastinata nel tempo. Le notizie arrivate da Parma non sono delle migliori, per usare un eufemismo.
“Una volta ricevute le risultanze delle indagini più approfondite, che richiederanno non meno di un mese – si legge nella relazione finale – sarà possibile definire gli interventi che saranno necessari con i relativi costi”. Non diamo cifre, anche se qualcuna è circolata nella sede della conferenza stampa di piazza della Pace a Parma, ma la spesa sembra essere ingente.

Tra le ‘contromisure’ di cui si è parlato – in previsione di tempi lunghi – il potenziamento dei trasporti su rotaia, la possibilità di istituire un traghetto per le persone e l’ipotesi paventata di aprire il ponte alle biciclette. Non è stata scartata (tra i principali fautori il sindaco di Sorbolo) l’ipotesi del ponte in barche e del coinvolgimento del genio pontieri vista l’estrema gravità della situazione.

(SEGUONO AGGIORNAMENTI)

GG & NC

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