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Pomì, anno zero al via. "Provare a vincere fino alla fine" il diktat di Abbondanza

Otto le giocatrici al via: le palleggiatrici Lo Bianco e Rondon, i liberi Napodano e Sirressi, le centrali Guiggi e Zambelli, la schiacciatrice Starcevic, l’opposto Zago. In attesa dei nomi mancanti (impegnati in Nazionale) c’è tutto il materiale necessario per una buona preparazione. A seguirla sarà Cristiano Lucchi.

CASALMAGGIORE – Si parte sempre dall’osservazione dello spazio. Di ciò che circonda i protagonisti. L’anno scorso Gianni Caprara si presentò alla scrivania immediatamente davanti ai tre trofei vinti dalla Pomì Casalmaggiore nelle stagioni precedenti. Una sorta di eredità sulle, anzi dietro le spalle, che bene non portò di certo. E anzi alla lunga pesò parecchio.

Questa volta Massimo Boselli Botturi, presidente rosa, ha dato il via alla preparazione della formazione che per il quinto anno affronterà la serie A1 spiegando di avere spostato la bacheca dei trofei (nel mentre si è aggiunto un argento Mondiale che non è certo un bruscolino) di lato. “Un gesto simbolico e significativo – ha spiegato il numero uno Vbc – che serve a spostare il passato per pensare al futuro. Ricorderemo con gioia e orgoglio i nostri trionfi, ma ora è il momento di rivincere. Ricorderemo il 2016-2017 come un anno amaro dal punto di vista dei risultati, ma che sarà, nel computo totale, valutato come una stagione che ha portato svolta e cambiamento. Tre sole atlete sono state confermate su 13 totali ed è cambiato lo staff tecnico in alta percentuale”.

Tre conferme, si diceva: Sirressi, Stevanovic. E Anastasia Guerra, la cui permanenza è stata ufficializzata proprio giovedì mattina alle 9.30 nello spazio dedicato a dirigenti e stampa (alle 16.30 il bagno di folla coi tifosi e il primo allenamento vero e proprio in palestra). “Volevamo aspettare Anastasia e dare la conferma con lei qui presente, ma i suoi impegni con la Nazionale sono fortunatamente pressanti (la speranza è di vederla entrare nelle 14 che giocheranno l’Europeo a fine settembre, ndr) – ha spiegato Boselli Botturi – . Sarà ancora dei nostri, perché è un patrimonio Pomì. Ora mancano due pedine, entrambe internazionali, per le quali basterà attendere solo l’annuncio. Il più è fatto”. Un nome, ormai lo sanno anche i muri da mesi, è Brayelin Martinez, prima dominicana nella storia della Pomì (e terza giocatrice di colore dopo Aguero e Zuleta).

Il clima da primo giorno di scuola, con una certa emozione, è stato sottolineato sempre da Boselli Botturi. “Abbiamo messo in bella mostra le coppe conquistate dal beach volley quest’estate, perché danno l’idea della continuità dell’impegno della nostra società. Proprio sulla sabbia, a Forte dei Marmi, c’è una sorta di Pomì 2 ancora oggi impegnata nei camp: ci diamo da fare per essere protagonisti in Italia e in Europa”. L’ad del main sponsor Costantino Vaia ha voluto puntare sulla territorialità del progetto. “Il nostro nome è ormai noto nel mondo, ma tutto è partito da qui, da casa nostra. Abbiamo visto crescere l’entusiasmo verso questa società negli anni e il progetto si è ormai consolidato: a livello sportivo e di immagine abbiamo fatto tantissimo. Ora vogliamo continuare a lavorare per il nostro territorio, con la spinta dei nostri tifosi, un valore aggiunto”.

Vaia ha poi ricordato anche gli altri sponsor, 110 in totale, che ruotano attorno a questa società. “Un grazie a Claudio De Felice – ha rimarcato a tal proposito Boselli Botturi – per avere inserite nuove aziende: continuano a crescere e questo non può che farci piacere”. Poi dalle 10 spazio alle prime direttive di Abbondanza e Lucchi, concentratissimi sulla tabella della preparazione, molto dettagliata e puntuale, in attesa di ritrovarsi alle 16.30 con il saluto ai tifosi e il primo allenamento proprio in Baslenga. La Pomì riparte: ha messo il passato di lato, per focalizzarsi meglio sul futuro.

Giovanni Gardani

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