Cultura

Genovesino: nuovi dettagli sull'allestimento della mostra

Arrivano nuovi dettagli sull’allestimento della mostra del Genovesino, curata da Marco Tanzi, che sarà inaugurata il 6 ottobre. Le sale del Museo Civico, che ospiteranno le opere del pittore, originario di Genova ma che lavorò prevalentemente a Cremona, sono: la sala di San Domenico, la sala del Caravaggio, (il San Francesco è stato chiesto in prestito per tutto il periodo, in una mostra a Milano) e la Sala del Seicento, che per l’occasione sarà svuotata. In tutto le opere esposte saranno 54, tanti quadri sono inediti, il nucleo principale proviene dalla provincia di Cremona, dove l’artista lavorò per molti anni, il resto delle opere proviene dall’Italia, in particolare da Roma, Vercelli, Mantova e Milano, 4 quadri invece giungeranno dall’estero da collezioni di privati, due da New York, il ritratto di Teodoro Trivulzio che non è esposto dal 1932, e il sacrificio di Isacco, da Londra giungerà sempre da collezione di privati un altro sacrifico di Isacco, mentre da Zurigo una Santa Cecilia. Non concesso invece l’Angelo Custode, che doveva arrivare da Bucarest. Il curatore della mostra Marco Tanzi ha deciso poi di chiudere l’allestimento con il Riposo della fuga in Egitto, un quadro molto apprezzato dai critici d’arte. Si è pensato inoltre, viste le dimensioni, di creare un itinerario alternativo, con tappe in cattedrale a Cremona, dove si potrà ammirare l’altare di San Rocco, Soresina dove nella chiesa parrocchiale c’è un’ ultima cena e a Cappella Cantone che custodisce l’Annunciazione. Il curatore sta lavorando alacremente anche al catalogo, formato da un saggio da Marco Tanzi, e accompagnato dalle 54 schede dei quadri esposti, che sarà venduto in mostra.

Silvia Galli

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