Cronaca

Cremona è al terzo posto in Lombardia per i reati informatici

 

Secondo quanto emerge dai dati elaborati da Das, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale, che con ‘Difesa Web’ assiste in giudizio i cittadini vittime di frodi informatiche e fornisce strumenti di monitoraggio per prevenire furti d’identità e altre truffe online, Cremona è al terzo posto in Lombardia per densità di reati informatici.  Il dato si colloca all’interno di un quadro nazionale abbastanza preoccupante, con il numero di episodi cresciuto del 51% in cinque anni.

Detto questo tuttavia, la Lombardia, non sembra essere una delle regione più a rischio: nel quadro nazionale si colloca all’undicesimo posto.

Tornando al dato relativo alla nostra città, Cremona, con una denuncia all’autorità giudiziaria ogni 372 abitanti, si colloca dietro a Milano, prima con 1/297 e a Sondrio, seconda con 1/366. Seguono quindi dal quarto posto in poi, Sondrio (1/366) e, appunto, Cremona (1/372), mentre

Nel capoluogo meneghino, quattordicesimo a livello nazionale, la situazione è più tranquilla di Bologna (8° posto con una denuncia ogni 269 abitanti) e Napoli, (10° posto con 1 denuncia ogni 288 abitanti), ma peggiore di Torino (1/318), Firenze (1/359), Roma (1/368), Palermo (1/437) e Bari (1/484).

In Lombardia (11° posto) non è una regione molto a rischio, con una densità di 1 denuncia per reati informatici ogni 403 abitanti. Dopo Milano, Sondrio e Cremona, il fenomeno è rilevante anche nelle province di Varese (1/413) e Bergamo (1/422) mentre si alleggerisce a Mantova (1/411), Lecco (1/449) e Lodi (1/468). Meno preoccupante la situazione a Brescia (1/470), Pavia (1/489) e Como (1/572), mentre la provincia di Monza e Brianza (1 denuncia ogni 1162 abitanti) è la seconda realtà Italiana a registrare la più bassa densità di reati informatici dopo Verona (1/2271 abitanti).

Tra 2010 e 2015, fanno notare da DAS, i reati informatici sono più che raddoppiati nella provincia di Sondrio (+123), con incrementi rilevanti registrati anche a Como e Lecco (+86% per ciascuna). Il fenomeno cresce meno a Brescia (+26%) e Milano (+32%).   “La nostra ricerca – spiega Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di DAS – evidenzia un fenomeno preoccupante. Nel periodo che abbiamo analizzato le denunce delle forze di polizia all’autorità giudiziaria per reati informatici sono cresciute in Italia di oltre il 51%, con un’incidenza di un reato ogni 393 abitanti. I danni economici per chi subisce questo tipo di reato possono essere rilevanti e a volte difendersi in giudizio può essere complicato e richiedere tempi lunghi. Abbiamo creato ‘Difesa Web’, in risposta alle due principali esigenze espresse dal mercato: da un lato l’aspetto di prevenzione e monitoraggio dei propri dati, dall’altro il supporto legale necessario in caso furto d’identità”.

A livello nazionale, dopo la Liguria (1/246), le regioni con la più alta densità di crimini informatici sono Molise (1 denuncia ogni 290 abitanti) e Valle d’Aosta (1/294). Puglia (1 denuncia all’autorità giudiziaria ogni 503 abitanti), Sicilia (1/496) e Basilicata (1/483) sono invece le regioni con la più bassa frequenza di reati informatici. DAS ha rilevato che tra il 2010 e il 2015 il numero assoluto di reati informatici è cresciuto in modo rilevante in tutte le regioni, soprattutto in Friuli Venezia Giulia (+134%) e Umbria (+102%) Le regioni dove le denunce per reati informatici sono cresciute meno sono Campania (+17%), Valle d’Aosta (+19%) e Puglia (+34%).

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