Con il caldo torrido, treni 'infuocati'. A nulla valgono le segnalazioni dei pendolari

Se fuori ci sono 40 gradi, dentro non è da meno. Sui treni Vivalto prima serie, quelli per intenderci che non dovrebbero più essere in circolazione sulla tratta Mn-Cr-Milano da inizio luglio, il termometro segna fino a 31 gradi. Aria infernale, come segnala sulla propria pagina facebook il comitato pendolari in orario.

Il post è di ieri ma la situazione si ripete costante ogni giorno, specie in queste settimane di caldo torrido, dove l’unico modo per resistere alla cappa di calore è l’aria condizionata.

Il problema e l’assurdità se vogliamo li spiega Matteo Casoni del comitato pendolari: su ammissione di Trenord i treni di prima serie hanno un difetto all’impianto di raffreddamento, tale per cui quando fuori le temperature superano un certo limite, l’impianto anziché raffreddare di più, va in blocco. A nulla sono servite le segnalazioni, i treni continuano ad essere come vagoni infuocati. E se si considera che i Vivalto prima serie sono un must della nostra linea ferroviaria, si ha l’esatta dimensione del fenomeno.

Martedì prossimo è in programma un incontro con i pendolari chiesto dal sindaco Galimberti, per fare il punto di nuovo sulla situazione e decidere un fronte comune da seguire. L’idea è sempre quella di salire sul treno senza biglietto in segno di protesta. Ma perchè serva a qualcosa deve esserci una adesione totale.

Intanto l’elenco dei disservizi prosegue. In data primo agosto sul sito di Trenord compariva un avviso che segnalava la cancellazione, il ritardo o la sostituzione di una serie di convogli per ragioni di manutenzione.

Peccato che gli interventi fossero come si legge programmati ma che l’avviso sia stato pubblicato il giorno stesso senza alcun avvertimento, come se non fosse necessario.

Scorrendo in basso la pagina la situazione non migliora. Per chi non va in vacanza e deve spostarsi per lavoro, agosto si preannuncia un mese di sopportazione.

Michela Cotelli