Luigi Scassellati: 'Una Fondazione per Maria Laura. La villa in Kenya un consultorio medico per bambini'
E' la volontà del marito dell'imprenditrice cremonese barbaramente uccisa a Kikambala, vicino a Mombasa, e che oggi rientra in Italia con i figli. Luigi Scassellati è partito infatti questa mattina dal Kenya. Atteso alle 17 a Malpensa.
“Tornerò in quella casa solo quando sarò completamente ristabilito e quando avrò riacquistato la forza morale per farlo. Ho già preso contatti con un amico medico impegnato in opere di beneficenza. Quella casa sarà il primo frutto di una fondazione a nome di Maria Laura e si trasformerà in un consultorio medico per bambini”. Parole rilasciate ad Africa Express da Luigi Scassellati, marito dell’imprenditrice cremonese uccisa barbaramente domenica scorsa nell’abitazione della coppia a Kikambala durante una rapina ancora senza colpevole. Tra i sospettati c’è il giardiniere della coppia, Lewis, che è stato arrestato dalla Polizia del Kenya. Scassellati, insieme ai suoi figli, è partito verso le 10 di questa mattina e con un volo Meridiana che durerà circa sette ore, arriverà a Malpensa verso le 17. Luigi ha affrontato il viaggio nonostante sia provato fisicamente e psicologicamente. E’ segnato dai violenti colpi ricevuti. Ha una profonda ferita alla testa da cui ha perso molto sangue ed un’altra al braccio sinistro che gli ha asportato la carne quasi fino all’osso. Torna in Italia senza la compagna di una vita. Il corpo di Maria Laura sarà cremato presso il Pandia Hospital di Mombasa e le autorità cosolari italiane provvederanno ad inviare le ceneri al marito. La volontà di Luigi è quella di seppellirle in Sardegna, nel piccolo cimitero della loro terra d’origine. “Avevamo entrambi concordato che alla fine della nostra vita saremo stati sepolti lì.– dice. E’ uno splendido posto. Appollaiato su una collinetta che domina il mare. Il mare sardo, non meno bello di questo che sto lasciando per sempre.” Al rientro in Italia Luigi Scassellati sarà ricoverato in un ospedale il cui nome al momento non è dato conoscere. Ha certamente bisogno di tranquillità. Di riprendersi. Al futuro, per quel che riguarda il Kenya ha già pensato. Nonostante quella terra gli abbia portato via la moglie, i bambini africani saranno curati proprio in suo nome. Perchè la cieca violenza che si è consumata nella villa di Kikambala si possa trasformare in solidarietà e nuova speranza di vita. Nel nome di Maria Laura.