In Kenya per sfuggire alla calura cremonese: la tragica sorte di Maria Laura Satta
Da 15 anni alternavano la propria residenza tra Cremona, nella villa di via Bergamo 138 da poco ristrutturata, e Kikambala, località turistica a pochi a 20 km da Nairobi, in Kenya, in modo da sfuggire all’afa estiva e al freddo padano. Cremonesi da 40 anni, ma entrambi originari di Sassari, sono le vittime del tragico fatto di sangue avvenuto domenica mattina nella loro residenza africana, molto probabilmente a scopo di rapina. Maria Laura Satta è morta in seguito alle ferite da lama riportate mentre era in casa; il marito, Luigi Scassellati, è rimasto gravemente ferito, ricoverato in gravi condizioni, ma non sembra in pericolo di vita. Lunedì mattina era ancora ignaro della sorte toccata alla moglie.
Questa mattina uno dei figli della coppia, Stefano, residente a Mozzanica, è arrivato nella villa di via Bergamo dove è stato intercettato dai giornalisti. Una sosta breve a Cremona, per recuperare il necessario prima di volare a Nairobi, insieme al fratello Roberto, che vive a Cremona. I coniugi Scassellati erano in Kenya dallo scorso 11 luglio, il posto non aveva mai procurato alcun problema. Un guardiano custodiva la casa durante l’assenza. Dopo una vita di lavoro nell’azienda fondata dallo stesso Scassellati nel 1975 (Seted, macchine per ufficio), avevano da qualche anno ceduto l’attività ad un’azienda di Piacenza che aveva successivamente chiuso i battenti.
Ancora oscuri i contorni del delitto.