Cronaca

Il bed and breakfast piace anche a Cremona: 23 attività ma occhio alle regole

Sono 23 le attività di bed and breakfast regolarmente denunciate al comune di Cremona, 30 invece quelle definite come ‘case e appartamenti vacanze’. Un settore in continua espansione, che vede normative diverse da regione a regione e che presenta alti tassi di abusivismo. Spesso, invocando l’ignoranza delle disposizioni di legge, molti imprenditori ‘fai da te’ dimenticano le incombenze essenziali: per i B&B, ad esempio non è necessario iscriversi al registro imprese o aprire partita iva, ma occorre inviare in Comune una Scia (segnalazione certificata d’inizio di un’attività che costituisce titolo necessario per intraprendere con decorrenza immediata l’esercizio dell’attività) e comunicare i dati ai fini della tassa rifiuti, non più assimilabile alla tariffa domestica.

Nel 2015 (ultimo dato disponibile), la Polizia annonaria del Comune ha tenuto sotto controllo 50 inserzioni su Internet, circoscrivendo a 14 le attività da monitorare in senso stretto. 19 le inserzioni che sono state oggetto di verifica, il che ha portato a controlli su 18 ospiti di diversa nazionalità. Il risultato: 10 segnalazioni alla Guardia di Finanza, 8 sanzioni per violazione delle leggi sul turismo, 7 segnalazioni di violazione di norme sui tributi locali (la tassa rifiuti, a esempio), sette le persone denunciate. Dunque, c’è un sommerso preoccupante, in parte spiegabile con la volontà di alcuni proprietari di case di far fruttare immobili vuoti, ma comunque fuorilegge. “Sono comportamenti censurabili – spiega il comandante della Polizia Locale Pierluigi Sforza – non solo perchè nascondono attività ‘in nero’, ma anche perchè in questo modo non vengono comunicati in Questura i nominativi degli ospiti, con evidenti rischi in materia di sicurezza”.

Di recente, l’annonaria ha sanzionato un proprietario  che svolgeva attività di ospitalità tipo bed and breakfast in una via del centro storico, con regolare inserzione su uno dei siti più gettonati, senza averne dato comunicazione a nessun ente. Risultato: 4000 euro di multa. Era dal 2013 che andava avanti indisturbato.

LE REGOLE PER APRIRE UN B&B

Sono sancite nella legge sul turismo dello scorso anno di regione Lombardia. Queste le incombenze principali:

  • presentare una SCIA al Comune territorialmente competente ove è ubicata la
    struttura ricettiva non alberghiera;
  • rispetto delle disposizioni in materia fiscale e di sicurezza previste dalla
    normativa statale vigente;
  • comunicazione dei flussi turistici,
  • adempimento della denuncia degli ospiti in base alle indicazioni dell’autorità di
    pubblica sicurezza (attraverso il portale alloggiatiweb -https://alloggiatiweb.poliziadistato.it/PortaleAlloggiati/ – per la compilazione del
    form di denuncia degli ospiti e ottenendo la relativa password di accesso dalla
    questura);
  • stipulare una polizza assicurativa per i rischi derivanti dalla responsabilità civile
    verso i clienti;
  • esporre i prezzi massimi praticati nell’esercizio in modo ben visibile nei locali di
    ricevimento del pubblico, oltre che in lingua italiana, almeno in due lingue
    straniere;
  • comunicare preventivamente all’ente competente ogni periodo di interruzione dell’attività;
  • esporre all’esterno della residenza a spese di chi esercita l’attività l’apposito
    contrassegno identificativo dei B&B definito dalla Giunta regionale con d.g.r. n.
    6117 del 16 gennaio 2017.
    Il mancato rispetto dei requisiti è sanzionato ai termini di legge.
  • Giuliana Biagi

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