Cronaca

Progetto Cancro Primo Aiuto: distribuite gratuitamente in Ospedale 70 parrucche in 6 mesi

Sono i numeri a dire che ce n’era davvero bisogno: all’Ospedale di Cremona sono state distribuite in circa sei mesi oltre 70 parrucche ad altrettante donne ammalate che si sono dovute sottoporre a chemioterapia. Il Progetto Parrucche portato avanti dalla onlus brianzola Cancro Primo Aiuto, e approdato nell’ospedale cittadino all’inizio di quest’anno, si è rivelato quanto mai necessario.

«Innanzitutto dobbiamo dire grazie alla tenacia di chi ha fortemente voluto questo progetto anche nel nostro ospedale, perché ha provato a dare un sorriso ad oltre 70 donne – dice Elisabetta Petracco, volontaria all’ospedale di Cremona, che gestisce l’iniziativa – . Una parrucca non è una reale soluzione a uno zaino pesante come il cancro, ma è un alleggerimento, un modo per lasciare più energie a chi deve combattere per la propria vita. Ecco possiamo dire che all’inconveniente dei capelli pensa qualcun altro, sia dal punto di vista economico, dato che le spese della parrucca se le sobbarca Cancro Primo Aiuto, e non è poco, sia dal punto di vista psicologico».

«Questo progetto – prosegue – aiuta a superare tanti tabù, tanti preconcetti e molte barriere, e in questo lo staff è di grande aiuto. Quello di Cancro Primo Aiuto è sempre pronto a risolvere la parte tecnica e non solo; la loro grande esperienza e la loro disponibilità è un supporto indispensabile. Poi trovo appoggio dalla psicologa del progetto, con la quale è utilissimo confrontarsi e cercare nuovi approcci per i casi più complicati. E che dire del personale infermieristico, che con grande spirito ed ironia si improvvisa giuria di scelte, che per il carattere di alcune pazienti, devono essere immediatamente condivise? Ma chi è in prima linea sono i medici che non lasciano nulla al caso, con il dottor Daniele Generali che mi ha voluto dare questa opportunità e che è sempre disponibile a dare il suo apporto».

Una squadra che lavora tutta nella stessa direzione.

«L’entusiasmo di poter essere d’aiuto a qualcuno, ci fa sentire vivi, ci dà speranza di essere parte di un progetto che potrebbe sconfiggere questa malattia tanto pesante. Le pazienti sono fantastiche, ognuna ci regala un suo pensiero, una parte di sé, che può essere utile alle altre, un modo di affrontare le difficoltà e gli effetti collaterali delle cure. Spesso mi chiedono consigli, mi fanno confidenze ed ogni volta io imparo qualche cosa che mi aiuta a stare al mondo».

Sostenuta da oltre un centinaio di sponsor, tra enti pubblici, associazioni imprenditoriali e soprattutto aziende private, Cancro Primo Aiuto estende la sua azione nell’ambito territoriale della Lombardia, in particolare nelle oltre 50 strutture ospedaliero-sanitarie in cui si è consolidata una collaborazione, distribuite nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese.

Nel corso del 2016 hanno avuto rapporti con l’associazione oltre 26mila pazienti per un totale di circa 52mila prestazioni. Sono una quarantina i collaboratori sostenuti economicamente dalla Onlus e un centinaio i medici volontari collegati a Cancro Primo Aiuto, sempre a disposizione gratuita per i malati e le loro famiglie.

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