Iniziato smantellamento raffineria: si comincia dalle torri delle fiaccole
Le torri delle fiaccole della raffineria Tamoil, da anni ormai spente e divenute nel tempo il simbolo dell’attività di raffinazione, stanno per essere smontate. Oggi il primo atto, concreto, dello smantellamento degli impianti che insistono sull’area industriale in fregio a via Riglio. Gli operai, dopo aver delimitato il perimetro delle operazioni, sono alle prese con lo smontaggio delle lamiere. Materiale che difficilmente potrà essere recuperato e riutilizzato in altre insediamenti industriali, vista la sua obsolescenza. Più probabile che l’impresa incaricata dello smantellamento si occupi di recuperarlo per poi rivenderlo quale materiale ferroso.
La Tamoil ha cessato le attività di lavorazione del greggio tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 e, nell’accordo firmato a Roma (2011) dopo la chiusura del sito e la sua trasformazione in deposito, la società petrolifera aveva promesso di procedere alla bonifica delle aree interne e al ripristino ambientale delle aree esterne. Condizioni che ad oggi non si sono ancora realizzate, avendo proceduto solo alla messa in sicurezza operativa (Miso) delle aree esterne. Quanto alla bonifica del sito industriale, essa sarà possibile solo dopo lo smantellamento completo di strutture ed edifici. Operazioni che, secondo il decreto ministeriale, dovrebbero avvenire entro la fine dell’anno. Solo allora alla città verrà restituita un’area di oltre 750mila metri quadri a due passi da Po, un tempo, tanti anni fa, polmone verde di Cremona.
Simone Bacchetta