Almeno 3000 spettatori per Renga in piazza Duomo
«L’amore è tutto e il contrario di tutto. Indefinibile e indefinito. Nessuno può spiegarlo oggettivamente. Eppure tutti siamo in grado di riconoscerlo». Con queste parole Francesco Renga ha spiegato l’album “Scriverò il tuo nome”, portato ieri sera live in piazza del Comune e chiudendo così la serie di concerti dei ‘big’ sotto al Torrazzo promossi nell’ambito del festival “AcqueDotte”. Oltre tremila i fan che tra striscioni e palloncini hanno accolto il cantautore bresciano di rado in transito a Cremona, diversi di loro erano già in coda all’ingresso nel pomeriggio per aggiudicarsi i posti migliori. Renga non ha disatteso le aspettative, con quell’estensione vocale e quella profondità timbrica che lo contraddistinguono sin dai lontani tempi dei Timoria.
Ora l’artista è al suo settimo disco solista di inediti e ad ogni tappa del tour sfiora il tutto esaurito. Sul palco di Cremona ha portato i brani più recenti come “I nostri giorni”, alternandoli a incursioni celebri nel passato quali “Ci sarai” “Dove il mondo non c’è più” e “Angelo”, che gli valse il gradino più alto del podio al 55esimo Festival di Sanremo. A incorniciare la scena, una raffinata cromia di luci e schermi dove le canzoni si trasformano in disegni, per due ore di musica che in scaletta ha inserito ora una romantica ballad e ora un pezzo dai toni più rock dove la potenza della band si è espressa appieno fra basso, chitarre, batteria e tastiere, queste ultime suonate ancora una volta da Vincenzo Messina ormai in formazione da moltissimi anni.
Federica Priori