Cronaca

Bimbi 'dimenticati' in auto, emendamento di Bordo: 'Dispositivo antiabbandono'

Sono sempre più di attualità purtroppo le notizie di genitori che abbandonano involontariamente i propri figli in auto, causandone anche la morte. E quelle relative a come si stia provando a trovare una soluzione, affinché queste ‘amnesie’, difficili da comprendere ai più e anche da spiegare, non risultino più fatali ai piccoli. Si inserisce fra queste l’emendamento a prima firma dell’onorevole Franco Bordo di Articolo Uno – Movimento democratico e progressista (con Gianni Melilla, già autore di una proposta di legge in tal senso) – ad alcune norme di modifica del Codice della Strada in via di approvazione alla Camera dei Deputati. «Appare quanto mai urgente introdurre nuove disposizioni nel codice della strada per rendere obbligatorio un sistema di allarme che segnali la presenza del bambino nel seggiolino del veicolo e scongiuri possibili e inspiegabili tragedie, come quella accaduta recentemente a Castelfranco di Sopra (Arezzo), che ha visto la morte di una neonata di soli 18 mesi, e tante altre che si ripetono oramai troppo spesso»: questo il contenuto dell’ emendamento

«Una ricerca condotta da Gene Weingarten, giornalista del Washington Post, spiega che questo tipo di fatti sono aumentati dagli anni ’90 (dal 1998 a oggi sono migliaia i casi accertati e più di 600 le piccole vittime nel mondo, il 90% sotto i 3 anni di età), da quando cioè la diffusione dell’airbag anteriore lato passeggero ha spinto gli automobilisti a posizionare i seggiolini dei propri figli sul divanetto posteriore della vettura, spesso al difuori del campo visivo del genitore. Ad aggravare la situazione ci sono anche altri fattori di rischio, come il bambino che si addormenta e “sparisce” acusticamente dall’attenzione di genitori sempre più alle prese con le frenesie, gli stress e la mancanza di riposo tipici dei ritmi della società di oggi. Amnesia dissociativa, dicono gli esperti».

«Contro gli abbandoni involontari viene in aiuto la tecnologia: proprio recentemente un’applicazione per smartphone, già molto diffusa, è stata arricchita di una funzione gratuita di “Promemoria bimbo in auto”; si tratta di una notifica accompagnata da un segnale sonoro che ricorda al guidatore di controllare con cura l’abitacolo una volta giunti a destinazione.

Il suo obiettivo è quello di sostituirsi idealmente alla voce di chi sta dormendo o giocando nel seggiolino posteriore», spiega Bordo. «La prima applicazione al mondo nata per aiutare i genitori a scongiurare il suddetto pericolo si chiama Infant Reminder ed è italiana, ideata dal messinese Giuseppe Ferrito: è totalmente gratuita e, oltre a funzioni simili a quelle suddette, permette anche di inviare sms e mail di promemoria precedentemente memorizzati oltreché allarmi sonori e visivi durante il tragitto pianificato col gps e all’arrivo a destinazione. Un altro sistema collega lo smartphone al sistema infotelematico dell’auto e lancia un avviso sonoro quando la connessione si interrompe per ricordare a chi sta scendendo dall’auto il bambino sul divanetto posteriore».

«Con le nostre proposte emendative prevediamo l’obbligo di dotare il parco auto circolante in Italia di dispositivi di allarme». Nello specifico, gli emendamenti al comma 1 dell’articolo 172 del codice della strada prevedono che i seggiolini siano “dotati di un dispositivo di allarme antiabbandono”. Decine di migliaia di italiani hanno già sottoscritto petizioni in tal senso; l’auspicio è che il Parlamento approvi rapidamente una norma tanto semplice quanto utile per scongiurare nuove tragedie familiari».

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