Stradivari Festival, grandi nomi sul palco: da Uto Ughi a Carla Fracci
Grandi nomi per la prossima edizione dello Stradivari Festival: da Sergej Krylov a Carla Fracci, da Uto Ughi a Ezio Bosso, per un programma di grandissimo spessore. Ma anche un palinsesto di inediti, per la gioia degli appassionati delle “prime” assolute: dal 23 settembre all’8 ottobre l’ppuntamento è presso l’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino.
Giunto alla quinta edizione, Stradivari Festival,con la direzione artistica di Roberto Codazzi, offre al pubblico un’esperienza unica, attraverso un cartellone che prevede non solo concerti di violino ma anche eventi nei quali lo strumento simbolo di Cremona abbraccia altri linguaggi espressivi, come ad esempio la danza.
Il festival prende il via sabato 23 settembre alle 21, con Sergej Krilov nella doppia veste di violinista e direttore della Lithuanian Chamber Ochestra. Un concerto straordinario nel quale il solista si esibirà suonando 8 capolavori di liuteria cremonese custoditi nella sala più preziosa del Museo del Violino e per questo denominata Lo Scrigno dei Tesori. Autentici gioielli quali il Nicolò Amati Hammerle del 1658, lo Stradivari Cremonese del 1715, o il Guarneri del Gesù Principe Doria del 1734 faranno risuonare brani di Bach e de Sarasate, Paganini e Vivaldi, in un programma ad alto tasso virtuosistico.
Domenica 24 settembre è la volta di uno dei musicisti più interessanti e versatili del panorama italiano: Ezio Bosso, protagonista di una serata fuori dagli schemi che lo vedrà concertare dal pianofortee dirigere la Stradivari Festival Chamber Ochestra in un programma a cavallo di stili e di generi che spazia ‘da Bach a Bosso’.
Gli amanti della danza non possono farsi sfuggire un mito assoluto: Carla Fracci ha accettato di rimettersi in gioco per Cremona, città alla quale è legatissima, ideando con il marito Beppe Menegatti uno spettacolo, ispirato a Stradivari, che la vedrà danzare nello spazio scenico dell’Auditorium Arvedi sulle note del violino di Anna Tifu (sabato 30 settembre).
Domenica 1 ottobre, invece, un evento ludico in matinée nel Cortile del Museo del Violino metterà a confronto l’arte della musica con quella della cucina: il celebre chef Gualtiero Marchesi, per il quale
creare una ricetta equivale a scrivere in musica, e cucinare ad eseguire una ricetta come una partitura, racconterà il suo rapporto con le note in un incontro scandito dalla colonna sonora del Trio Dandolo, formato dai suoi tre nipoti musicisti.
Spazio anche a Uto Ughi musicista tra i più popolari e amati dal pubblico, che metterà idealmente a confronto gli eterni rivali della liuteria cremonese, suonando il Kreutzer 1701 di Antonio Stradivari sulle note del Terzo Concerto di Mozart e il Guarneri del Gesù ex Grumiaux 1744, dalla voce più potente, sulle armonie del Quarto Concerto di Paganini (martedì 3 ottobre).
Sabato 7 ottobre il festival propone una serata di musica da camera in collaborazione con la Chamber Music Society of Lincoln Center, centro newyorkese di eccellenza nel campo della formazione e della diffusione della musica cameristica. Per l’occasione si esibiranno, in ensemble a geometria variabile – dal duo al quartetto – quattro grandi maestri: il violinista Paul Huang, il violista Paul Neubauer, il violoncellista David Finckel e la pianista Wu Han.
Per il gran finale, domenica 8 ottobre, Stradivari Festival ha in serbo un tributo al violoncello con uno dei massimi interpreti di questo strumento: Mischa Maisky, al suo debutto al festival. Al suo fianco, Francesca Dego, una delle migliori violiniste italiane del momento, per uno stimolante confronto generazionale, in un programma che spazia dalle armonie settecentesche del Concerto n.1 di Haydn alle profondità tardoromantiche di Bruch.
In omaggio al grande liutaio, nell’anniversario della sua morte, lunedì 18 dicembre è in programma Stradivari Memorial Day: Shlomo Mintz, uno dei più acclamati violinisti della scena mondiale, per la prima volta in concerto all’Auditorium Arvedi, suonerà lo Stradivari Vesuvio del Museo del Violino.