Cronaca

Futuro delle piscine, giorni cruciali: oggi udienza civile, il 6 luglio sentenza Tar

Oggi, 29 giugno, è fissata l’udienza civile per la richiesta da parte di Fin di  circa 800mila euro nei confronti del Comune, quali arretrati per la gestione decennale degli impianti natatori. Richiesta a cui il Comune si e’ opposto. A pesare sono le diverse interpretazioni della convenzione che legava i due soggetti, circa i rimborsi spese: la prassi avviata fin dall’inizio della convenzione (attorno al 2006) era che il Comune saldasse tutti i costi delle utenze sostenute dal gestore; dal 2014 invece, il Comune ha fatto valere la circostanza che i contributi dovessero essere commisurati ad altri elementi e comunque non vi fosse alcun obbligo in convenzione di rimborso totale. Da qui il ricorso a vie legali di Fin, una questione giudiziaria complicata dal fatto che il Comune sta tuttora utilizzando la Fin in proroga come gestore delle piscine a causa del protrarsi delle procedure di gara per l’affidamento definitivo. In questo senso, il futuro degli impianti natatori cittadini è appeso anche ad un’altra data, il 6 luglio, quando dovrebbe essere pronunciata dal Tar Brescia la  sentenza sul ricorso della società veronese risultata esclusa dalla gara per l’affidamento 25ennale, su project financing, degli impianti stessi.

L’argomento piscine ha tenuto banco ieri pomeriggio in Commissione Vigilanza, dove hanno relazionato, su richiesta del presidente Marcello Ventura, l’avvocato Enrico Cistriani, ufficio legale del Comune e il segretario generale Pasquale Criscuolo. Le minoranze (in particolare Maria Vittoria Ceraso di Obiettivo Cremona e Federico Fasani, Ncd) hanno evidenziato l’incongruenza tra le pesanti critiche mosse dall’amministrazione alla gestione Fin negli anni passati (dalla festa non autorizzata, all’inquadramento del personale, alle lacune nei rendiconti finanziari) e il fatto che proprio alla Fin sia stata affidata l’ennesima proroga per la gestione (attualmente 3 mesi + 3 dal 1 luglio, quindi fino a dicembre 2017). “L’amministrazione si è rivolta a Fin anche perchè quest’ultima aveva offerto la propria disponibilità”, ha precisato il segretario Criscuolo.

g.b.

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