Politica

Dipietrista contro socialista I due indipendenti gruppo Pd alla resa dei conti

E’ scontro a distanza tra i due consiglieri senza tessera del Pd, ma eletti nella lista del partito nel 2014 e da allora componenti dello stesso gruppo in Consiglio comunale, Giancarlo Schifano e Paolo Carletti. Ex Idv il primo, segretario del partito socialista il secondo; entrambi, per motivi diversi, mai del tutto amalgamati col resto del gruppo, peraltro diviso fin dal suo insediamento con le precoci fuoriuscite di Renato Fiamma e Carla Chiappani. Ora si sta consumando una nuova diatriba, con Schifano che in un’intervista a Cremonaoggi (leggi qui) confermava un avvicinamento ad Articolo1, il movimento di Roberto Speranza, e nel motivarlo spiegava: “mi definisco un social democratico, ho partecipato alle primarie Renzi – Bersani, ma non alle ultime. E ho pure votato sì al referendum costituzionale, convinto che alcune cose vadano cambiate in questo Paese, dal numero dei parlamentari, al Senato”.

Carletti a sua volta ha risposto ricordando l’antica avversione del partito di Di Pietro per i socialisti (leggi qui) Ora, l’ultima parola a Schifano: “Il Consigliere Carletti crede di essere l’unico depositario della verità, mi scuso se l’essermi definito socialdemocratico ha suscitato in lui un sentimento ostile e offensivo  della sua predominanza ed esclusività nell’uso della suddetta terminologia. Ma essendo in democrazia credo che ognuno abbia il sacrosanto diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero senza che qualcuno si assuma ruoli  che non gli appartengono, anche perché il partito socialdemocratico nacque in Italia da una costola del partito socialista forse perché c’erano all’interno di quel partito persone come lui che pretendevano di avere ragione su tutto e mal-sopportavano le divergenze di pensiero politico. Nel suo intervento si nota tutta la sua rabbia e livore nei confronti di Di Pietro, reo di aver incriminato chi aveva approfittato di finanziamenti pubblici per un mero arricchimento personale, senza criminalizzare o condannare persone oneste e perbene che c’erano e continuano ad esserci all’interno del partito Socialista”.

E poi, rivolgendosi direttamente al ‘compagno’ di gruppo: “Io ho rispetto in primis delle persone e delle loro idee, ho visto che lei mette in atto offese gratuite in modo arrogante e pretestuoso; sono sicuro che avrà davanti a sé una gloriosa carriera politica, anche se nelle ultime elezioni amministrative a Cremona il sottoscritto senza nessun partito alle spalle ha ricevuto 189 voti di preferenza. Qualcun’altro invece ne ha avuti molto meno nonostante avesse un partito alle spalle. Inoltre sono sicuro che l’attuale maggioranza potrà contare sempre sul suo appoggio come nell’ultima delibera sulla variante al Pgt …  ops, lei è andato via prima della votazione dell’oggetto in discussione, che dimenticanza”.

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