Cronaca

Il sottopasso di Picenengo diventa comunale: nuovo collegamento ciclabile

Via libera della Giunta, su proposta dell’Assessore Alessia Manfredini, alla convenzione con R.F.I. S.p.A., che prevede un introito da parte del Comune di 231.800,00 euro, per l’utilizzo del sottopasso privato ad uso agricolo realizzato sulla tratta Cavatigozzi – Cremona. Dopo anni di stallo dovuto alla realizzazione del sottopasso privato ad uso agricolo, con questa nuova convenzione il Comune potrà gestire il manufatto, completare la rete ciclabile in quella zona della città, nonché le opere di compensazione lungo il raddoppio ferroviario. L’accordo permetterà ai residenti di Picenengo di raggiungere  Cremona con una pista ciclo pedonale protetta. Si aggiungerà così un nuovo tassello al Biciplan realizzando la pista n.3, Picenengo-Sesto, con asse principale lungo via Sesto e via Milano, progetto approvato lo scorso luglio.

Il percorso avrà importanti diramazioni lungo via Sabbie fino a via Castelleone, lungo la tangenziale fino al quartiere Cambonino, lungo via Mocchino fino a via Milano, lungo via Picenengo, Bonisolo e via delle Viole fino al confine comunale in via Castelleone.
“La positiva conclusione di questo accordo è stata possibile grazie al buon lavoro della struttura tecnica del Comune ed anche alla disponibilità dei privati che hanno acconsentito all’utilizzo pubblico ciclo pedonale del sottopasso”, dichiara al riguardo la Giunta. A seguito del raddoppio della linea ferroviaria e al programma di eliminazione dei passaggi a livello, R.F.I. S.p.A,  in accordo con i proprietari dei terreni, ha realizzato un sottopasso ad uso agricolo. L’Amministrazione comunale ha chiesto a R.F.I. S.p.A, nell’ambito dello sviluppo della rete ciclabile locale, di estendere anche al Comune di Cremona la convenzione per l’utilizzo del sottopasso, dopo avere sentito i proprietari dei terreni che si sono dichiarati favorevoli. Il Comune, entro il 31 dicembre 2017, con il contributo erogato da R. F.I. S.p.A., realizzerà i collegamenti ciclo pedonali,  l’illuminazione e la posa delle pompe per lo scarico delle acque piovane, oltre che adottare idonei sistemi di sicurezza per l’utilizzo promiscuo, cioè per mezzi agricoli, pedoni e biciclette, del manufatto.

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