Aem chiude esercizio 2016 con debito quasi azzerato Da 110 a 8 milioni di euro
Drastica riduzione del debito di Aem Spa, in seguito al risanamento di Aem Spa realizzato lo scorso anno attraverso la cessione delle quote Lgh ad A2A e la vendita delle reti idriche a Padanie Acque, oltre ad altre operazioni finanziarie che hanno riempito la cronaca locale nell’ultimo anno. Il bilancio d’esercizio 2016, da poco approvato anche se non ancora reso pubblico, evidenzia circa 8 milioni di debito residuo, a fronte degli oltre 100 di due anni fa, prima che entrasse nel vivo la trattativa Lgh – A2A. Il bilancio della società patrimoniale del Comune verrà presentato nei prossimi giorni, dopo il passaggio in Giunta. Come aveva ricordato la vicepresidente di Aem Fiorella Lazzari qualche mese fa ripercorrendo le tappe del percorso di risanamento, alla società di viale Trento e Trieste toccarono circa 30 milioni dalla cessione delle quote Lgh, metà cash e metà in azioni, che vennero subito rivendute (solo Rovato e Pavia le hanno trattenute). Ancora più determinante, come valore assoluto dell’introito, la vendita delle reti idriche, rimaste peraltro nella società pubblica partecipata dal Comune di Cremona, Padania Acque.
Se dai piani alti di Comune e municipalizzata si sorride di fronte a questo risultato, va però tenuto in conto che una parte delle perdite di Aem sono dal 2016 passate sulle spalle del Comune che dal 1 aprile si è fatto carico dei servizi strumentali quali segnaletica e manutenzioni stradali. Lo sta facendo attraverso la società in house Servizi per Cremona, che ha incorporato il personale ex Aem e ha mantenuto la sede nel palazzo di viale Trento e Trieste. A chiusura del bilancio 2015, la segnaletica (orizzontale e verticale, posa e gestione dei dissuasori, posa toponomastica ecc) aveva prodotto perdite per 860mila euro; la gestione dei semafori e dei varchi meno 15mila euro; la manutenzione delle strade e dei marciapiedi, perdite per 267mila euro.