Il Consiglio comunale si tinge di giallo, a rischio il subentro Baldini-Cigala
AGGIORNAMENTO – Consiglio comunale all’insegna dell’incertezza quello di oggi, lunedì 19 giugno, per l’avvicendamento di Roberto Cigala come consigliere al posto di Francesca Baldini, dimissionaria per motivi personali. Primo dei non eletti alle votazioni del 2014 Cigala, impiegato, non ha ancora rinnovato la tessera del Pd, mentre era iscritto fino al 2016.
L’Ufficio di presidenza della scorsa settimana, che ha posto al primo punto dell’odg la convalida del nuovo consigliere, non ha rilevato problemi per la sostituzione, ma problemi sono sorti nelle ore successive in casa Pd. Cigala infatti appartiene all’ala di minoranza del Pd, molto critica con le scelte del governo Renzi in particolare in materia di lavoro.Tanto da venire considerato come aderente all’ala dei fuoriusciti che si è presentata pubblicamente qualche giorno fa, insieme a personaggi come Paolo Bodini, che non rinnoverà la tessera, Fabio Simeti, Gigi Rotelli ed altri. Secondo alcuni autorevoli rappresentanti del Pd, Cigala non è sarebbe compatibile con l’ingresso nel gruppo Pd, soprattutto dopo l’acuirsi delle divisioni successive all’esito del referendum costituzionale.
E d’altra parte la campagna tesseramenti è ancora aperta in via Ippocastani e lo sarà fino alla fine dell’anno, quindi il tempo non manca. Non sarebbe un’anomalia un non iscritto nelle fila del partito di maggioranza: Paolo Carletti è segretario del Psi; Giancarlo Schifano non è mai stato iscritto ed anzi ha raggiunto il movimento del Nuovo centrosinistra che aderisce alle idee di Bersani e guarda a Pisapia. Un Pd sempre più variegato quello che si va a costituire in salone dei Quadri, il nuovo arrivato infatti non può certo considerarsi renziano almeno stando alle sue dichiarazioni espresse nel 2014 fa al circolo Duemiglia, nel dibattito per l’elezione della segreteria cittadina tra i candidati Poli e Galletti: “Non voterò nessuno dei due perchè non ho sentito nessuna critica né sulle politiche nazionali né locali; io mi sento dissidente perchè le idee e i principi non si cambiano a seconda delle stagioni”.
