Persico Dosimo: Comune moroso, scatta il decreto ingiuntivo di pagamento
Il Comune di Persico Dosimo non avrebbe versato parte del canone pattuito con il locatore di un appartamento al quale aveva chiesto di ospitare una famiglia di immigrati. Il legale del proprietario dell’abitazione, l’avvocato Alessandra Gambazzi, ha contattato più volte l’amministrazione, dalla quale però non ha mai ottenuto risposta. Così ha proceduto giudizialmente con lo sfratto e ha chiesto ed ottenuto il decreto ingiuntivo per i canoni non versati per un importo di 4.960 euro (7.358,62 l’importo complessivo, incluse le spese e i costi di procedura liquidati dal giudice). Nell’autunno del 2015 il Comune, che si trovava in emergenza abitativa, aveva contattato il locatore di numerosi appartamenti di proprietà dei figli. Aveva bisogno di un appartamento dove collocare una famiglia di quattro persone. Il locatore aveva accettato e il Comune si era impegnato a pagare i canoni. Come da accordi, nell’abitazione di via Genala di Cremona, la famiglia, costituita da padre, madre e due figli, avrebbe dovuto restarci un anno: dal 20 ottobre del 2015 al 21 ottobre del 2016. Il canone pattuito era di 410 euro mensili. Inizialmente il Comune di Persico Dosimo aveva versato tre mensilità a titolo di cauzione, e successivamente aveva versato regolarmente i canoni sino al giugno del 2016, mentre per il mese di luglio avrebbe versato solo 370 euro, restando moroso di 40 euro. Nessun pagamento, invece, per i mesi di agosto, settembre e ottobre 2016. Alla scadenza del contratto la famiglia non ha lasciato l’immobile, e di conseguenza l’avvocato Gambazzi ha scritto una lettera ai locatari e al Comune, avvisando che se non si fossero rispettati gli accordi, avrebbe iniziato la procedura di sfratto. Nella prima udienza, tenutasi il 20 marzo scorso, la famiglia ha ottenuto un rinvio al 24 aprile del 2017. Ma intanto il Comune non avrebbe mai risposto alle sollecitazioni del legale per il pagamento dell’affitto. Ora il termine per il rilascio dell’appartamento è stato fissato al 30 giugno del 2017. “In quella data”, ha fatto sapere l’avvocato, “l’appartamento non sarà libero, ma si dovrà attendere l’esecuzione forzata”. Nel frattempo, però, il legale ha ottenuto il decreto ingiuntivo per i canoni non versati. “L’appartamento”, ha aggiunto l’avvocato, “è pure danneggiato e il mio cliente dovrà anche affrontare i costi per la sistemazione”.
Sara Pizzorni