Lettere

Buon viaggio
mister
Walter Trioni

da Damiano Geroldi

Oggi si è celebrato il funerale di una persona a cui devo tanto: Il mio primo Mister Sig. Walter #Trioni.
Non aveva particolari titoli formativi da spendere per prendersi cura ad ogni allenamento di una sessantina di ragazzi di tre categorie diverse: esordienti, giovanissimi e allievi. Da solo. Ogni tanto aiutato da un collaboratore. Ma aveva una cosa fondamentale per farlo: voleva bene ad ognuno di loro. Mi ha insegnato il rispetto, la gioia di una bella giocata, lo spirito di squadra. Mi ha insegnato che a calcio si gioca in 18, che una squadra è tale perchè ha bisogno di tutti. Anche di chi gioca meno.

Mi ha insegnato la disciplina e un assoluto rispetto per l’autorità: il Mister. Ma anche il capitano, quello più “maturo” e “affidabile”. Oggi penso a come lo guardavamo da ragazzini, senza mai pensare che le sue scelte fossero sbagliate. Ha “tirato grandi” generazioni di cremonesi. Ha DAVVERO insegnato il calcio (e quello moderno!), prima di Arrigo Sacchi. Un mostro di semplicità, logica e passione al quale mi ispiro ancora oggi che provo anch’io a fare l’allenatore.

Non era particolarmente buono, non era assolutamente cattivo, ma ci voleva bene. E l’ho capito qualche anno fa: lo incontrai dopo anni che non lo vedevo, mi riconobbe da lontano e mi chiamò. Per un attimo mi sembrò di essere ancora un dodicenne che correva sulla fascia sinistra guidato dai suoi suggerimenti. Ci abbracciammo, mi offrì un aperitivo e dopo trentacinque anni mi disse: “Caro Geroldi, non sai quanto mi è costato lasciarti andare al Corona a giocare con i tuoi amici, ma sapevo che era quello che tu volevi fare e che in fondo condividevo perchè uno deve giocare con i propri amici per esprimere al meglio le proprie caratteristiche. E tu ne avevi di interessanti! Ora che alleni, ti auguro il meglio!”.

Grazie #MisterTrioni, io ci provo ad essere come lei ma oggi si fa una fatica incredibile: oltre al fatto che non ci sono più talenti veri che mangiavano pane e pallone, ora ci si mettono anche i genitori dei ragazzi che ai nostri tempi erano alleati del Mister. Si lamentano delle scelte (grazie al cielo non tutti!) e alimentano la mancanza di rispetto dei ragazzi verso chi prova a farli crescere e giocare. Insomma è un gran casino. Lei forse è riuscito a scamparla e se questo la può far felice, le confido che nelle difficoltà io la ricordo sempre e parlo di lei ai miei ragazzi mentre la vedo ancora, nel cerchio di centrocampo, circondato da 60 ragazzini carichi di ansia, con il foglietto in mano a diramare le convocazioni per la partita di sabato. Non tutti sarebbero stati convocati e noi lì ad apettare che pronunciasse il nostro nome: Canesi, Foresti, Gianlupi…..#GEROLDI….. fiuuuu, allora vuol dire che mi sono allenato e comportato bene… Grazie Mister.
Cremona dovrebbe celebrarla come uno dei suoi figli migliori, e noi siamo stati fortunati ad averla avuto come #Maestro di vita e di calcio. E’ stato un gigante di umanità.
Buon viaggio #Sig. #TRIONI…

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