Politica

Nervi tesi sul welfare tra Platé e Amore; Lipara (Pd): 'Commissione va riconvocata'

Dopo due ore sul bilancio di Cremona Solidale (approvato) si surriscalda la commissione welfare, con l'ex assessore Luigi Amore che contesta l'inserimento nelle 'varie ed eventuali' del bilancio dell'Azienda Sociale. "Argomento che meritava ben altra discussione e non alle 8 di sera". Platé esita e Lipara (Pd) dà ragione all'esponente di minoranza.

Un utile di esercizio di circa 340mila euro, che verranno destinati al fondo per gli investimenti e in particolare per rinnovo impianti e potenziamento dei servizi aziendali. Cremona Solidale, una delle più grosse aziende del cremonese, con 398 unità lavorative, ha approvato il bilancio consuntivo 2016, presentato nell’ultima commissione welfare la scorsa settimana, una commissione per due ore tranquilla e poi ‘esplosa’ sul finale con la polemica del consigliere di Obiettivo Cremona Luigi Amore sulla situazione di un’altra società del welfare, l’Azienda Sociale Cremonese.

Cominciamo appunto dalle fine. Sono quasi le 20 quando l’assessore al Welfare Mauro Platé introduce le ‘varie ed eventuali’ distribuendo ai presenti la relazione al bilancio 2016 dell’Azienda sociale, presieduta da Giuseppe Tadioli costituita da 47 comuni del cremonese per la condivisione delle politiche di assistenza, a cui di recente si sono aggiunti altri 20 comuni del casalasco del consorzio Concass. “Crediamo sia necessario fare alcuni aggiornamenti sul percorso effettuato”, ha esordito Platé. “Due gli indirizzi seguiti: realizzare un unico sistema a servizio dei comuni tra azienda sociale cremonese e consorzio comuni casalaschi, in vista di un unico distretto socio sanitario; e avvio di un percorso integrato con ospedale ed ex Asl per processi integrati e pianificazione strategica. Siamo alla vigilia di un momento importante”. Non ci vuole molto perchè Amore, ex assessore nella giunta Perri, prenda la parola:  “Non si può liquidare il bilancio e l’attività di un’azienda che ha visto tante e importanti trasformazioni nell’ultimo anno, semplicemente così. Proprio perchè questo accordo con il Concass è un’operazione epocale e che condivido, andava trattata per tempo, non in un generico ‘varie ed eventuali’ e dopo due ore di discussione su un altro argomento. Avrei avuto molte domande da fare alla dottoressa Avanzini (la nuova direttrice dell’azienda, subentrata ad Ettore Uccellini e proveniente proprio dal Concass, ndr), ma evidentemente ormai se ne è andata”.

“Chiedo un po’ di rispetto per le persone”, ha continuato. “Un risultato estremamente positivo, in pratica la prima esperienza reale di Area Vasta, lo presentate così? Inoltre non c’è  più la maggioranza. Se questa è la novità dell’amministrazione Galimberti, ossia che ogni  volta che si parla di sociale mancano i numeri, questo mi ferisce”.

L’ex assessore ormai si avvia verso l’uscita, Platé cerca di spiegare le motivazioni della scelta: “Questo argomento non è strettamente di consiglio, quindi non poteva nemmeno essere oggetto di commissione. Apposta l’abbiamo messo in coda ad una commissione in cui ci fosse una votazione”. Si innervosisce anche il presidente della commissione, Alessio Antonioli: “Poi però non lamentatevi e non dite che la commissione non vuole affrontare certi argomenti…” Amore, ormai sulla porta, insiste: “Questo tema era partito da un ordine del giorno della Pd Pontiggia nel 2015. La documentazione io l’ho avuta 15 giorni fa chiedendola personalmente all’Azienda, avreste avuto tutto il tempo di distribuirla agli altri membri della commissione”. Platé cerca una soluzione: “Propongo di aggiornare gli interessati utilizzando altri momenti fuori dalla convocazione formale di una commissione. Ne organizzeremo una ad hoc se matureranno argomenti che necessitano di un approvazione in Consiglio”. Ma a dare sostanzialmente ragione ad Amore si inserisce Luigi Lipara, Pd, anch’egli firmatario dell’odg con Pontiggia: “Credo che questa cosa vada definita. Pur rispettando quello che ha appena detto l’assessore, ritengo che trattandosi di una materia oggetto di un interesse del consiglio, perchè il consiglio ha votato un indirizzo, mi sembra del tutto legittimo che la commissione chieda un aggiornamento in sede di commissione. Non c’entra un cavolo la questione dei gettoni. Il tema è se effettivamente le commissioni hanno funzioni di indirizzo e di controllo sulle varie questioni o se a titolo di interesse volontaristico si debbano seguire interessi più o meno privati. E mi scuso per questa situazione con il presidente Tadioli”, rimasto per oltre due ore inutilmente ad aspettare il suo turno. Alla fine, pare che verrà seguita la linea indicata da Lipara.

IL BILANCIO DI CREMONA SOLIDALE – La seduta ha avuto altri attimi di tensione, sempre per input di Amore, l’unico a dare voto negativo al consuntivo dell’azienda. “Le goccioline di sudore per far mettere il segno ‘più’ ai bilanci non le hanno messe coloro che hanno costruito questa Azienda, ma sono stati i contributi della Fondazione (Città di Cremona, ndr) a sanare i bilanci, e questo in barba allo statuto”, ha detto l’ex assessore rivendicando alla passata gestione  il merito di aver raddrizzato i conti. Altra osservazione sul futuro delle case di riposo, e anche di quella di Cremona: “Prendiamo atto che le case di riposo hanno ormai abbandonato il territorio. Il terzo settore ha preso una fetta di mercato che il pubblico ha abbandonato, lo vediamo anche con il fenomeno migrazioni. Cremona Solidale non potrà più andare sul territorio”. Biasimando il fatto che le strutture  cittadine per i disabili (i centri diurni, ad esempio) hanno spazi insufficienti e inadeguati, Amore ha auspicato un vero cambiamento culturale, per fare che il complesso di via Brescia dove ha sede Cremona Solidale diventi sempre più un contenitore di servizi attrattivo per l’utenza.

Per quanto riguarda i conti del 2016, la relazione del direttore generale Emilio Tanzi ha confermato il ruolo strategico dei servizi residenziali (rsa) e delle cure intermedie: da qui proviene circa l’80% dei ricavi. Il 65% dei costi è legata al personale, nel 59% dipendente e 6% non dipendente. Nel 2016 c’è stata una crescita dei ricavi dello 0,4%, un cambiamento di segno rispetto agli ultimi anni, con costi in riduzione dello 0,3%.
Accantonati  200mila euro per rinnovo contratti e peso del fisco che nel biennio è aumentato dal 43,9, al 46,2%, pari a 290mila euro.
L’utile di circa 340mila euro andrà per il 5% ad incrementare il fondo riserva legale, mentre 321mila euro sono destinati a fondo investimenti e produttività, tra cui: primo lotto giardino Alzheimer presso palazzina Somenzi; tensostruttura per coprire lo spazio antistante l’edificio storico per iniziative all’aperto; sollevatori a soffitto nelle palazzine rsa; nuove porte nella palazzina Mainardi; investimenti in information technology , come smartphone, tablet e nuove licenze software ad uso degli operatori per semplificare lavoro nei reparti; ristrutturazione portineria come spazi di co-working per le associazioni del terzo settore.

g.b.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...