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Il 10 giugno Tec-Night al Museo del Violino. Esposte due opere di Spanghero

Il Museo del Violino aderisce a Tec-Night, la notte di Cremona incentrata sulla tecnologia, sabato 10 giugno, con un’apertura serale dalle 21 alle 24 e dedicando, fino al 7 luglio, uno spazio all’arte contemporanea.
Da sempre gli artisti si sono basati sulle conoscenze tecnologiche e sull’ingegno per ricercare i materiali e gli strumenti adatti per esprimere al meglio i propri sogni, paure, visioni e credenze. L’arte ha sempre mantenuto un rapporto strettissimo con la tecnologia, sia che questa ne influenzi il linguaggio e le motivazioni, sia che ne condizioni direttamente le pratiche, fornendo nuovi strumenti e media.
Una stanza del percorso espositivo del Museo del Violino diventa così una project room per ospitare il lavoro di Michele Spanghero (Gorizia, 1979) con la sua ricerca artistica legata al rapporto fra suono e materia.
Nella scultura sonora Ad lib., abbreviazione dell’espressione latina ad libitum, due ambiti molto distanti come quello della musica e della medicina vengono fatti convergere assieme; una macchina medica per la ventilazione polmonare suona un accordo musicale costante su un organo a canne. Ne esce un oggetto metaforico, un “organo artificiale” per un “requiem meccanico”. L’azione di questo organo artificiale genera un cortocircuito di senso che si lega alla volontà e responsabilità di chi avvia questo requiem meccanico, metafora di un limite che l’uomo delega alla tecnologia.
Nella stessa stanza la scultura Nocturne, un gesso di un cuscino dove è impressa la forma di un violino: traccia di un sogno o metafora del suono.
Due opere – esposte a cura di Marco Minuz – che cercano di catturare la presenza invisibile del suono, variazione di pressione in grado di formare mondo.

 

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