Cronaca

Quartieri: primo incontro su nuovo regolamento e a Po si pensa a comitato spontaneo

I referenti dei quartieri in un incontro in Comune (foto d'archivio)

Riunione plenaria dei referenti dei comitati di quartiere, mercoledì 7 giugno, con l’assessore alla partita Rosita Viola, per fare il punto sulla bozza di nuovo regolamento sul quale i direttivi sono chiamati ad esprimersi e discutere di varie ed eventuali. Una riunione senza la presenza del direttivo del Quartiere 10 Po – Trebbia – Canottieri, non invitato in quanto dimissionario: altri presidenti hanno sollecitato la presenza di almeno qualche rappresentante dell’ex direttivo, ma tutti hanno declinato. Confermata la data ‘autunnale’ per i rinnovi dei direttivi, sei dei quali sono già scaduti o prossimi  alla scadenza: oltre al Po, il n.1 S. Ambrogio; il 3 Cavatigozzi; il 6 Zaist; il 7 Maristella; l’11 Cascinetto Giuseppina. I quartieri saranno chiamati ad esprimersi entro una decina di giorni sulle novità introdotte nella bozza di regolamento (che dovrà essere approvato prima dalla giunta, poi dalla commissione consigliare), ad esempio il tema della cura dei beni comuni che alcuni temono possa trasformarsi nell’obbligo di doversi fare carico delle manutenzioni.

Da qualche presidente è arrivata la richiesta all’assessore Viola di tenere maggiormente informati i comitati circa le scelte amministrative (vedi il caso del riordino di via Goito, in centro, su cui non c’è stato alcun coinvolgimento): dal momento che la funzione è soltanto consultiva, ha detto ad esempio il presidente del quartiere Centro Paolo Marcenaro, che almeno venga introdotto l’obbligo per l’amministrazione di fornire le informazioni ai residenti dei quartieri interessati ai singoli interventi. Ma questo non può più essere garantito una volta per tutte, ha spiegato Viola: spesso l’azione amministrativa è legata a tempistiche stringenti che non danno la possibilità di un’informazione preventiva. Il presidente del quartiere Bagnara – Battaglione, Luciano Losi, ha illustrato la sua idea di partecipazione, sulla quale ancora una volta ha chiesto la convergenza degli altri colleghi: “Secondo me la nostra funzione deve far essere quella di antenna di trasmissione delle istanze dei cittadini. Ma senza sinergia tra i vari quartieri non si raggiungerà mai la forza d’urto necessaria per farsi sentire dall’amministrazione. Faccio qualche esempio. Il problema del Kavarna non è solo un problema del Cascinetto, ma di tutti; lo stesso la movida in centro. Fare sinergia significa farsi carico delle problematiche degli altri quartieri in modo vicendevole. Per questo ritengo che dovremmo incontrarci di più fra noi”.

Tornando al quartiere Po, vista ormai l’impossibilità di organizzare feste ed eventi da parte del direttivo (dopo il naufragio della festa dei vicini) sta circolando l’idea di far rinascere il vecchio comitato spontaneo che diversi anni fa, prima dell’istituzione dei Comitati elettivi, aveva creato molti momenti di aggregazione e di cura degli spazi comuni (riordino parco Sartori, ad esempio). Il passaggio tra vecchio e nuovo corso, con le nuove elezioni di settembre, potrebbe essere colmato da questo organismo spontaneo.

g.biagi

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