Cronaca

Bando Coop senza modifiche Il sindaco alle associazioni: 'Dispiace la non adesione'

AGGIORNAMENTO – Nessuna modifica al bando Coop Lombardia, #BemyStore con il privato che intende investire 240mila euro sui negozi di vicinato nel centro storico. L’amministrazione, che ha già approvato il bando, chiude la porta in faccia alle associazioni del commercio e dell’artigianato che avevano espresso più di una perplessità. E lo fa in maniera definitiva. Con una lettera spedita a Confcommercio, Cna, Asvicom, Confesercenti e Confartigiatato, firmata dal sindaco Gianluca Galimberti.
“Con il dispiacere che non possiate far parte di questa iniziativa”, questo un passaggio della missiva spedita oggi, “abbiamo espresso a voi la disponibilità di confrontarci con il privato per apportare modifiche sui contenuti del bando. Non possiamo, invece, prescindere dallo strumento scelto, strumento che abbiamo sollecitato e condiviso e che ci sembra aperto e trasparente”. La diatriba era nata dal fatto che le associazioni non erano state consultate preventivamente dal Comune per esprimersi sull’iniziativa di Coop Lombardia per 5 progetti di start up e 5 ampliamenti di attività di imprese già insediate in centro storico. I commercianti si sono sentiti tagliati fuori dalla progettazione, che non è mai passata dal tavolo istituzionale del Duc (distretto urbano del commercio), luogo deputato al confronto.

Dopo la pubblicazione del bando #Vadoincentro, promosso dal Comune di Cremona e dal Duc, cofinanziato da Regione Lombardia, a favore delle imprese nel centro storico, è stato pubblicato oggi il bando BEmyStore-Cremona (www.bemystore.it), strumento che punta a favorire l’insediamento di nuove attività sempre in centro storico e il consolidamento di attività già esistenti, promosso dalla società Immobiliare Acquamarina srl (Gruppo Coop Lombardia).

Il bando prevede la selezione di 10 imprese che operano nel settore del commercio al dettaglio, della produzione e dei servizi (5 startup e 5 imprese consolidate sul territorio interessate ad aprire una nuova unità commerciale o produttiva) da supportare con un contributo iniziale a fondo perduto, eventuale intermediazione per la ricerca di un immobile, formazione specialistica, assistenza amministrativa e legale, attività di tutor e monitoraggio.

Il contributo previsto, interamente a carico del soggetto proponente, è di 240.000,00 euro, erogati attraverso contributi diretti e corsi di formazione. E’ proprio questo aspetto che non è piaciuto alle associazioni: le attività di counseling e formazione infatti, vengono erogate anche dalle stesse associazioni di categoria. I due bandi sul commercio, costruiti in modo che siano complementari, si affiancano al lavoro in atto sui Pacchetti localizzativi, sempre a favore delle imprese e dell’imprenditoria del centro storico.

Simone Bacchetta

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